La seconda parte delle audizioni ha visto sfilare gli aspiranti cantabnti a Bari e a Roma. In alcuni momenti i giudici hanno dato l'impressione di scegliere i concorrenti in base alle storie che raccontavano, più che al modo in cui cantavano. Sarà un caso, ma abbiamo visto urlare dei "sì" all'ivoriana dalle umili origini, alla ragazzina che cantava per il padre scomparso, alla donna in cerca di riscatto perchè il compagno le ha dato della fallita (il mondo è pieno di uomini cara mia, riflettici), alla colf che non ha mai potuto permettersi di studiare e al cameriere armeno arrivato in Italia in cerca di fortuna. Alcuni di loro davvero meritevoli, altri -ehm- anche no. Qualcuno poi si è giocato la carta del "sono emozionato-ho scelto un pezzo non adatto-ti prego posso rifare-posso dare di più". "Posso cantare una canzone a cappella?" è stata indubbiamente la frase più pronunciata di tutta la serata e peraltro causa dell'unico battibecco tra Arisa e Simona Ventura. La prima sempre più credibile e sul pezzo, la seconda umorale e tranciante come non mai. A spezzare i momenti di monotonia ci hanno pensato Francesca in arte Devia, coatta de Roma che di fronte al no dei giudici ha rilasciato una serie di dichiarazioni rilassate e dal sapore per nulla minaccioso ("...poi c'è da stupisse che 'a gggente se droga e ce sta 'a violenza qui nun te lascian'esprime..."); e Gianluigi agente di commercio che si è esibito in una personalissima versione rivisitata dei Queen: "aiuantubifri". Ma the oscar goes to: Avetic, cameriere di 42 anni venuto in Italia dall'Armenia in cerca di fortuna, che ha cantato, anzi dilaniato-straziato-rovinato, una canzone degli Alcazar dal titolo per lui impronunciabile. Anche per Avetic è scattato il jolly della canzone a cappella, che ha sortito per lui e per lo spirito ubriaco di Farinelli che lo possedeva, un effetto shock: è passato ai bootcamp, sempre che qualcuno gli spieghi cosa sono. E per noi un altrettanto effetto shock: Simona Ventura è stata l'unico giudice ad aver dato un parere musicalmente serio, pronunciando un secco no. Tornando ai talenti veri. Pollice in su per la talentuosa Mara che con la sua versione di Dancing (di Elisa, ndr) ha conquistato giudici e pubblico. Così come Nicola che ha interpretato magistralmente un brano di Zucchero, Alfredo con la una voce davvero graffiante, Carmelo cristallino e melodico e Daniele rockettaro doc. Per loro standing ovation. Comunque spumiglie e storie su castelli di zollette di zucchero questa volta non ce ne sono state e a giudicare dallo sguardo talvolta perplesso di Cattelan dietro le quinte, giurerei che sono mancate anche a lui. Anche questa settimana si festeggia per gli ascolti; la puntata è stata infatti vista da 537.730 spettatori. Mica male.