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Arisa, a novembre sarà giudice a «X Factor» su Sky, a febbraio uscirà il suo nuovo disco e forse parteciperà a Sanremo. L'anno è di quelli impegnativi.
«Mi fa un certo effetto. Sono tre anni che non mi fermo, ma non mi lamento. Questo è il momento di mostrare la vera Arisa».
Cominciamo da «X Factor»: agitata?
«Direi di sì. Non mi reputo una cima, mi pongo in maniera umile. Non vorrò essere un giudice spregiudicato, ma l'amica dei cantanti, quella che sa tutto di loro».
E' stata Simona Ventura a volerla?
«Questo non me lo sono mai chiesta. E' però vero che lei è l'unica che da spazio ai giovani. Sono solo tre anni che faccio questo lavoro, nessun altro mi avrebbe preso».
Cosa pensa dei talent?
«Oggi la musica non ha vetrine, la promozione non esiste. Se non fai un talent non vai da nessuna parte, nessuno parla di te».
A proposito, proprio dopo «X Factor» lei dovrebbe partecipare a Sanremo.
«Io mi sono proposta, non so se mi prenderanno. Certo, X Factor può aiutare».
Che disco sarà quello in uscita a febbraio?
«Ci saranno pezzi di amore non banalotto, più alcuni brani ironici sulla nostra situazione politica. Sono una cabarettista, non va dimenticato».
Questa sera suonerà al Blue Note di Milano: che concerto sarà?
«Mi tremano le gambe all'idea di esibirmi su un palco così prestigioso. Proporrò grandi cover in chiave rivisitata. A dimostrazione che con una bella voce anche i pezzi più truzzi possono diventare sublimi».