Anche Enrico Ruggeri parla alla stampa del suo prossimo ruolo da giudice di X Factor 4, al via su RaiDue il prossimo 7 settembre: lo fa in un’intervista al Giornale di Brescia a margine di una delle date del suo tour estivo. “Il mio fattore X sarà costituito da attenzione e pazienza - dice Ruggeri all’intervistatrice - Non credo ai funamboli e non mi farò incantare“: il piglio del giudice inflessibile. Per Enrico Ruggeri, capitano dei Gruppi Vocali, è necessaria la personalità per sfondare e soprattutto per mantenere un successo duraturo. Non bastano i fuochi d’artificio, bisogna essere concreti e convinti e X Factor può essere un buon trampolino, ma non l’obiettivo.
“Dei talenti ci accorgeremo in corso d’opera” dice Ruggeri convinto evidentemente che i casting siano solo la punta dell’iceberg e che le vere capacità possano misurarsi solo settimana dopo settimana, prova dopo prova. Eppure la sua partecipazione a un talent ha lasciato perplessi in molti: “Non ho perplessità sui talent - dice Ruggeri - ma il mio timore è che le case discografiche abbandonino troppo presto i ragazzi delle precedenti edizioni” e non ha torto, visto che spesso i nomi da talent sono sfruttati fino all’osso per un successo usa e getta. A spingerlo verso X Factor, però, anche il fatto che per la prima volta ha la possibilità di fare tv parlando di musica, ovviamente il suo argomento preferito.
Ben 30.000 le aspiranti star che si sono presentate ai provini: “Sono così tanti perché per i giovani il talent è un’occasione unica; ma a volte non si rendono conto di quanto sia difficile fare questo lavoro” riflette Ruggeri. E in effetti reggere 32 anni di carriera come ha fatto Ruggeri non è da tutti: “Fin dall’inizio sapevo di non essere uno da San Siro…” dice ora il cantante… e anche questo è un ingrediente fondamentale per il successo, la consapevolezza di sé e della propria musica. Un bell’esempio per i Gruppi Vocali e per tutti i concorrenti di X Factor 4.