Noemi, tra i Big del prossimo Sanremo, plaude l’arrivo di tante presenze femminili sul palco dell’Ariston. “Non vivo la musica come ‘maschi contro femmine’ – precisa la cantante lanciata da X Factor e al suo secondo festival – ma forse le canzoni delle artiste sono state casualmente giudicate più piacevoli. Con questo – aggiunge ironica – non vogliamo dire che abbiamo più gusto degli uomini, assolutamente…”. A Sanremo torna con Sono solo parole, un brano scritto per lei da Fabrizio Moro e arrangiato da Corrado Rustici. “Spero di essere all’altezza, è un testo sull’incomunicabilità,sull’importanza dei gesti al di là delle parole, sul fatto di riuscire a risolvere i problemi e ad andare sempre avanti nella vita. Sono stata molto fortunata, ed è un pezzo con un bellissimo arrangiamento”. E duetterà in To Feel in Love con Sarah Jane Morris nella serata-omaggio “Viva l’Italia!”, giovedì 16: “Ho voluto lei perché la ritengo una grande artista, una grande voce blues e soul. Canteremo una versione di Amarsi un po’ di Battisti, un brano che fu pubblicato negli Usa nel 1977. L’orchestra, gli archi avranno molto peso. Poi con il maestro Melozzi, che mi dirigerà, abbiamo arrangiato il pezzo. Sono molto contenta di portare un’artista di grande valore come lei”. Rispetto all’Ariston ammette di avere “sempre un po’ di timore, è un palco molto importante”. Noemi a Sanremo c’era stata nel 2010, quando al timone della manifestazione c’era Antonella Clerici, l’edizione vinta per un soffio da Valerio Scanu e che vide e le contestazioni per la coppia Pupo-Emanuele Filiberto, oltre ai fischi e agli spartiti lanciati in aria dagli orchestrali dell’Ariston. Ma Noemi non si augura che questa sia un’edizione più tranquilla, “altrimenti ci annoiamo”. Lei, intanto, si occupa di rendere sempre più fiammeggiante la sua chioma rossa rossa, “mi piace come marchio di bottega, più che di fabbrica: i capelli rossi si allacciano a una tradizione di interpreti importanti. Rihanna mi ha rubato l’idea, se li è fatti rossi dopo di me!”. Quanto alla presenza forte di questa edizione, Adriano Celentano, “con lui si alza il livello, sono convinta che piaccia anche ai giovani, ha attraversato un bel pezzo di musica italiana ma è ancora molto attuale, attraverso l’impegno politico: è sempre al passo coi tempi”. E se dovesse arrivare all’Ariston anche Stevie Wonder, come vorrebbero alcune indiscrezioni, “vado subito a chiedergli un autografo, non posso morire senza”. Un commento lo merita anche la strana coppia D’Alessio-Bertè: “Davvero singolare. Sono curiosa di ascoltare il pezzo, magari ci sorprendono. Non bisogna mai porre limiti alla volontà…”.