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Sanremo 2010

"Non avremmo mai scritto una canzone sul caso di Eluana Englaro. Non è nello stile dei Nomadi trattare temi di attualità ancora così caldi e controversi con il rischio di essere tacciati di opportunismo": lo spiega Beppe Carletti, tastierista e fondatore dei Nomadi, parlando del brano che Povia presenterà al Festival di Sanremo. I Nomadi accompagneranno sul palco del teatro Ariston Irene Fornaciari, figlia di Zucchero, sulle note della canzone scritta da quest'ultimo "Il mondo piange". Carletti spiega che "Adelmo Fornaciari, ndr) ci ha chiesto di accompagnare sua figlia a Sanremo e noi abbiamo accettato per la vecchia amicizia che lega me e lui da trent'anni. Per i Nomadi è entusiasmante sostenere un'artista giovane, educata e di talento come Irene e lei è felicissima della nostra adesione". Per i Nomadi si tratta della quarta volta al festival: la prima risale al 1971, con la formazione originaria del vocalist Augusto Daolio, con il pezzo "Non dimenticarti di me" interpretato in coppia con Mal; la seconda, molti anni dopo, nel 2006, in gara con il brano "Dove si va", con cui hanno vinto la categoria gruppi ed ottenuto il secondo posto; il 2008 è l'anno della partecipazione, come ospiti nella serata dei duetti, al fianco di Gianluca Grignani sulle note della sua "Cammina nel sole" e infine il 2010 è l'anno da "supporter" di Irene Fornaciari, in gara. In sostanza i Nomadi saranno la sua band e il cantante Danilo Sacco, di nuovo in forma dopo i problemi cardiaci, interverrà con una piccola parte cantata. "Il mondo piange", spiega Carletti, "è una bella canzone con un testo onorevole che si interroga sul perchè il mondo pianga. Non si entra nello specifico di una tematica ma le parole non sono banali. E' una canzone in stile Zucchero soft, molto seria e gradevole". I Nomadi sono, insieme a Enrico Ruggeri, Toto Cotugno, Nino D'Angelo e Pupo, tra i pochi veterani di un cast di big fatto di giovani, forse da primato per la storia del festival. Più di un artista viene dai talent show, come "Amici" e "X Factor", mentre qualcun altro è stato promosso tra i big dopo aver partecipato a Sanremo tra i giovani lo scorso anno come, ad esempio, la stessa Irene, Malika Ayane e la vincitrice Arisa. Il fatto di considerare big tanti artisti delle nuove leve "è positivo", secondo i Nomadi, che riconoscono quanto sia diventato difficile intraprendere oggi la carriera di cantante. Nessuna difficoltà a confrontarsi in gara anche con il principe Emanuele Filiberto, che cantante non è. "Non è la prima volta che a Sanremo gareggiano degli outsider e non sarà sicuramente l'ultima. Se Pupo ha sposato questa idea, mettendosi in gioco, avrà le sue ragioni".

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