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Report

Di pubblico demanio. Mare nostrum! Si dice. Ma di chi è veramente il mare? Di chiunque voglia raggiungerlo, dice la legge. Perché la spiaggia è proprietà demaniale, ovvero delloStato, quindi di tutti. La prassi invece, in alcune regioni italiane, è un'altra. Sul lungomare di Ostia, le rare spiagge libere vengono riempite all’alba di lettini per impedire ai bagnanti di stendersi dove vogliono, mentre le spiagge autorizzate a ospitare colonie estive non vedono traccia di bambino. Persistono da decenni chioschi abusivi che nessuno riesce a far togliere. Un lungomare chiamato anche "lungomuro". A Ostia gli stabilimenti balneari occupano il demanio marittimo in cambio di un canone spesso ridicolo che nessun governo, negli ultimi 50 anni, è riuscito veramente ad aumentare e a portare ai reali valori di un libero mercato. Ristoranti sulla spiaggia che pagano 400 euro al mese; gestori di stabilimenti con centinaia di cabine, ristoranti, bar e negozi per un canone di 1.200 euro mensili, totalmente ripagati dal solo affitto di 6 cabine a 3.500 euro l'una a stagione. E poi c’è l’evasione fiscale, valutata in questo settore intorno al 50%. Tutto questo anche grazie a un sistema di concessioni demaniali rinnovate sempre agli stessi titolari per assenza di gare d'appalto, sistema che è costato all’Italia l’apertura di una procedura di infrazione da parte della UE. Un gigantesco affare, che a breve la legge sul federalismo demaniale dovrebbe passare nelle mani di regioni e comuni, trasferendo la proprietà del demanio marittimo alle amministrazioni locali. Con tutti i rischi che ne conseguono.

Come è andata a finire? -Telecom: debiti e spie. Com’è andata a finire con l’affare Telecom? Per la prima volta Emanuele Cipriani, il detective privato che ha operato al servizio del Gruppo Pirelli Telecom, parla davanti a una telecamera dei dossier illegali che sono stati secretati. Dopo quattro anni di indagini da parte dei magistrati e alla vigilia dell' udienza preliminare, Sigfrido Ranucci torna ad occuparsi del caso dello spionaggio operato dalla security Telecom che aveva a capo Giuliano Tavaroli. Nell'inchiesta anche il racconto di un altro protagonista di quella vicenda: Fabio Ghioni, responsabile della sicurezza informatica del Gruppo Telecom, autore con la sua squadra di hacker, tra l'altro, delle intercettazioni telematiche ai danni della Kroll e del Corriere della Sera. Cosa è emerso nel corso delle indagini e cosa stanno facendo tutti i protagonisti della vicenda, lo vedremo domenica sera nella puntata di Report dove verrà mostrato anche quello che secondo le testimonianze e i documenti raccolti sul posto, sarebbe un centro di ascolto clandestino situato a pochi chilometri della base militare di Aviano.

Goodnews - Tutti in Rete. L’Emilia Romagna è terra di piccole e medie aziende ad alto contenuto tecnologico e di decine di enti, università, laboratori che si occupano di ricerca. Un tessuto prezioso, ma che per vincere la sfida del mercato globale ha bisogno di uscire dall’isolamento e integrarsi. E’ per questo che la Regione Emilia Romagna ha pensato ad una rete di tecnopoli dove ricerca e azienda si incontrino per raccogliere la sfida dell’innovazione.

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