La Croce in rosso. Una Croce Rossa in rosso, non è un gioco di parole, ma lo stato del bilancio di un ente pubblico che è sotto di cinquanta milioni. Un ente pubblico che da sempre viene soccorso dai contribuenti che riversano nelle sue casse tanti soldi, fino a 160 milioni di euro annui senza mai sapere come questi soldi vengono spesi. La pubblicazione dell’ultimo bilancio visionato dalla corte dei conti risale infatti al 2004. Sono 150.000 i volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero alla raccolta di fondi per la croce rossa e 5.000 i dipendenti che lavorano tra sprechi e clientele. E’ una delle contraddizioni della Croce Rossa italiana, il cui Commissario viene nominato dal Governo, in violazione dei principi di indipendenza e neutralità che regolano gli enti omologhi negli altri paesi occidentali. L’inchiesta di Report, firmata da Sabrina Giannini, svela con testimonianze e documenti inediti come viene gestito l’immenso patrimonio immobiliare in possesso della Croce Rossa e denuncia anche i numerosi casi di assenteismo.
Fuori ruolo. Fino a 10 anni fa, prestare servizio da fuori ruolo come capo gabinetto di un ministro o in un ufficio legislativo di un ministero comportava un’indennità aggiuntiva allo stipendio, irrisoria, con la riforma Bassanini gli stipendi dei dirigenti dello stato sono balzati a prezzi di mercato e i dipendenti pubblici o magistrati prestati a questi incarichi si sono ritrovati con indennità che spesso superano lo stipendio, conservando il trattamento economico fondamentale.
C'è chi dice no - Francesca Corso. Francesca Corso, ex-assessore ai diritti e alle tutele della provincia di Milano, ha realizzato un progetto rivoluzionario: ha fondato un istituto di detenzione veramente particolare ed unico in Italia…