Il primo ospite è Susanna Tamaro. E’ in uscita il suo ultimo libro “Il grande albero”. Questo libro racconta la storia di un albero piantato 400 anni fa in Austria e che dopo tanto crescere si trova (dopo essere stato tagliato) a fare fa albero di Natale a Piazza San Pietro. Nel tronco però era rimasto ad abitare un piccolo scoiattolo e da questa situazione ne nasceranno altre esilaranti. La Tamaro dice che che da piccola non andava bene a scuola e che non le piacevano le trecce che aveva; che i suoi genitori non erano portanti per farlo e che la madre era titolare di una ditta fallimentare. La Tamaro crede nei miracoli e la stessa vita per come si evolve lo è. Per parecchio tempo dopo il successo di “Va dove ti porta il cuore” ha smesso di scrivere vedendo gente che conosceva da sempre che andava in tv a parlare male di lei. Parlando degli scandali sessuali Berlusconi e Marrazzo dice che il fatto che ci si indigna è una moralità deteriore. E riguardo ai politici in questione dice che potrebbero anche essere bravi nel loro mestiere; ma da uomini politici ci si aspetterebbe anche un certo comportamento inappuntabile. Da giovane bevevo e fumava molto, ma adesso vive in campagna e non lo fa più. Collaborava con “Il Giornale” sotto la direzione Giordano. Lui aveva insistito molto e lei aveva accettato ma solo come prova perché non sapeva se era capace di farlo. Dopo il cambio di direzione non se ne è fatto più niente. La Tamaro aggiunge su suggerimento della Bignardi che comunque alcune campagne de “Il Giornale” come quella di Boffo non le sono piaciute. La Tamaro ha avuto il prilivegio di conoscere Fellini gli ultimi suoi ultimi due anni di vita. Infine la Tamaro dice che i bambini fino a sei anni non dovrebbero vedere mai la televisioni; al massimo cartoni, ma rigorosamente senza alcuna pubblicità.
Il secondo ospite è Sandro Bondi. E’ contento che sia Bersani il nuovo segretario del Pd perché spera che sia più parto di Franceschini al dialogo e che comunque chiuda con l’anti-berlusconismo di Di Pietro. La Bignardi gli fa vedere un video in cui lui inveisce contro Franceschini e lui dice che non è quello il Bondi che preferisce; maquella è un’arena politica e bisogna difendersi. Per Bondi Bersani sta costruendo un partito socialdemocratico e da un lato è una bella cosa visto che in Italia non c’è mai stato; dall’altra però avvienta l’esperienza di prodi e di Veltroni che volevano costruire una casa comune per far convivere socialisti, cattolici, ambientalisti ecc. E infatti Rutelli si è sentito subito a disagio. Bondi sostiene che non esiste cultura di destra o di sinistra e che la cultura o è fine a se stessa o non esiste. Soprattutto poi non crede che la cultura debba essere finanziata solo dallo Stato perché questa determina un condizionamento tra essa e il potere politico. Bondi ribadisce che crede ancora al dialogo, ma dice che Berlusconi ha fatto bene a difendersi e a non rispondere alle domande di Repubblica e che anzi nel caso di Marrazzo ha dato anche lui atto di volere il dialogo avvertendo un membro dell’opposizione come il governatore del Lazio di quel che sapeva sul suo conto. Bondi conclude dicendo che da sempre del “lei” a Berlusconi che a sua volta gli si rivolge con del “tu” e che Berlusconi fa sempre il contrario di quello che lui gli consiglia e fa sempre bene.
Gli ultimi ospiti della serata sono Ficarra e Picone. Si sono conosciuti in un villaggio turistico a Taormina. Uno dei due lavorava, mentre l’altro era in vacanza. Non sono assolutamente favorevoli al Ponte sullo Stretto di Messina perché pensano che ci sono molte altre cose prioritarie. Ironicamente dicono anche che nel tempo libero a Palmo quando piove si può fare lo sci nautico e che comunque si stanno preparando per ospitare le olimpiadi. Hanno partecipato anche come comporse nel film “Baaria” e da marzo dovrebbero tornare a “Striscia la notizia”. Scorrono vari video dall’esordio ad Europa 7, a L’ottavo nano a Striscia la notizia. A proposito della polemica tra Antonio Ricci e Gad Lerner sull’utilizzazione che si fa del corpo delle donne attraverso le veline loro pensano che “il corpo delle donne è fondamentale, ma se non c’è il numero di telefonino è inutile”.