Il primo ospite è Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, che ha scritto il libro “L’Italia di noantri”. Tra le altre cose in questo libro si parla anche di Mastella, che Cazzullo ha incontrato un giorno prima delle elezioni del 2008 dove per la prima volta dopo 33 anni non era candidato. Cazzullo quasi lo giustifica dicendo che fanno tutti come lui; ma almeno lui lo dice. Ma poi ammette che è meglio che non sia tornato in parlamento. Su Brunetta e sulla sua presunzione che tutti i dimententi pubblici siano fannulloni dice che se anche non vera questa polemica ha avuto successo perché ha raccolto un po’ il pensiero di una parte di italiani. Per la logica del suo linguaggio Berlusconi ha cambiato più gli italiani che non Mussolini che invece voleva davvero farlo ed è quasi durato quanto lui. Giudica il tg 1 di Minzolini un sufficiente telegiornale e lo ricorda nella redazione della Stampa a fare lo “squalo”. Racconta che un giorno incontro d’Alema che gli disse che mentre lui faceva lo squalo altri (Marcello Sorgi) diventavano direttori. Questo cambiò il modo di lavorare di Minzolini e adesso infatti grazie a Berlusconi è al tg 1.
Il secondo ospite è Pier Ferdinando Casini. L’ex presidente della Camera esordisce subito dicendo che è la Lega Nord che davvero comanda nel governo; non per niente questo governo ha fatto tutti quei provvedimenti discriminatori dal “buttafuori dell’immigrato” ai medici “segnalatori”. Per Casini gli immigrati si devono integrare alla società italiana perchè ci servono (gli italiani hanno smesso da anni di fare figli) e non devono restare ai margini della società in preda ai vari racket. Viceversa non èd’accordo con l’ora di religione mussulmana nelle scuole perché è anche vero che lo straniero si deve intergrare; anche perché Italia non sembri terra di nessuno, ma un posto con un suo bagaglio culturale e un identità. Casini dice che non ha capito la vicenda di Marrazzo e non può giudicare; ma si augura che il governatore del Lazio non si sia fatto ricattare; perché quando un politico diventa ricattabile deve smettere di fare il politico. Su Berlusconi dice che non vuole dare giudizi su altri; ma accanto al premier giravano comunque persone (Tarantini) di dubbia rispettabilità. Riguarda al caso Mastella duice che non vorrebbe parlare di chi oggi è in difficoltà. Mastella risponderà alla giustizia di quel che è accusato. Il punto – continua Casini – è che tutta la Campania di ogni colore politico è soggetta a infiltrazioni malatose e tutti i partiti dovrebbero fare da argine a questo fenomeno. Casini fa capire che al congresso del Pd preferisce che vinca Bersani, anche se non lo vuole dire a voce alta per non scontentare Rutelli (che tifa per Franceschini) con cui sembra ci sia un’intesa. La Bignardi fa vedere a Casini il filmato in cui Berlusconi insulta la Bindi e lui ammette di non aver avuto il sangue freddo per difendere al collega anche se pensa che quello che ha detto Berlusconi è demenziale. Casini auspica che col tempo Pd e Pdl scoppino perché non capisce perché da quindici anni chi la pensa nello stesso modo sia diviso da questa logica pro/anti Berlusconi invece di occuparsi di quello che interessa agli italiani.
L’ultimo ospite della serata è Mara Maionchi. La Bignardi gli fa vedere un gruppo Facebook che la considera una maestra di vita e che ha raccolto tutte le sue frasi più celebri nelle quali evidentemente vi si identifica. La Maionchi dice che non ha mai fatto il bagno in mare perché è abitato e non gli piace (se poi il mare è pulito peggio ancora). Però va in piscina. In un’intervista (fatta da L’era glaciale) Morgan l’accusa di bere, si essere lesbica, di giocare d’azzardo e di essersi sposata per interesse. Lui prede simpaticamente quello detto dal collega e dice che nella sua consueta esagerazione Morgan dice delle cose intelligenti e altre fuori dalle righe. Comunque ci tiene a precisare che ormai non le piacciono nemmeno gli uomini, figuriamoci le donne. Per ogni età, prosegue c’è un suo momento. Lei ha finito un ciclo da quel punto di vista li. La Mori è una persona che sembrava portasse un’alone di antipatia; invece è sembrata anche una persona umana.