Il primo ospite di questa puntata del programma di Daria Bignardi è lo scrittore Erri De Luca. Racconta di tutti i lavori che ha fatto dal manovale, al costruttore di reti idriche ecc. Erri De Luca, poi espone la sua teoria sui terremoti secondo cui siamo tutti provvisori e che prima o poi dobbiamo morire e quindi in una terra sismica come l’Italia dobbiamo prendere con filosofia queste vicende. Dopodiché si può anche chiedere giustizia (cercare di ottenerla è più difficile); ma ciò non toglie che ogni generazione in Italia ha avuto il suo terremoto. I filoni narrativi dei suoi libri sono guerra, terremoti e fantasmi. Da bambino leggeva tanto in quanto aveva la fortuna di vivere in una stanza piena di libri e di conseguenza era solitario. Nei suoi libri mette molte cose del suo passato, in modo da farle vivere un’altra volta. Non sa cosa trova i numerosi giovani che lo leggono, ma gli fa piacere questo. La gratitudine è semplicemente una mano che vuole stringere la tua ed è quindi bella se fatta in loco, non semplicemente spedendo merci. Nella guerra si da sia il meglio, che il peggio di se; mentre nel terremoto si può dare sono il meglio; visto che a differenza della guerra non sa nessun diritto di fare del mare. Dei giornalisti inviati in Abruzzo per il terremoto critica soprattutto che chiedono alla gente “Come sta”; invece questa domanda soprattutto in questi casi dovrebbe essere cancellata dall’albo professionale. Poi sollecitato dalla Bignardi, De Luca critica la non presenza del Papa nei luoghi del terremoto e afferma che Wojtyla sarebbe andato. Anche la Bignardi si dice d’accordo.
Il secondo ospite è Luigi De Magistris. Dice di essere contento di essere stato ospitato nella puntata in cui c’è anche Erri De Luca perché ha collaborato con lui a due convegni: uno su “Forme del dissenso tra riformismo e globalizzazione” e l’altro su “Magistratura e conflitti sociali”. De Magistris è fermamente convinto che i palazzi che siano caduti causa terremoto in Abruzzo siano stati costruiti male e quindi fanno bene i suoi colleghi ad aprire un’inchiesta sul caso. Detto questo spera che chi governa l’Italia si rimbocchi finalmente le maniche e faccia in modo che tutti gli edifici, soprattutto ospedali, scuole e magistrature siano in regola con le norme antisismiche perchè quando succede un terremoto questi dovrebbero essere i primi luoghi in cui prestare soccorso. Per quanto riguarda il suo caso dichiara di essere in aspettativa e di dare le dimissioni nel caso venisse eletto alle europee. Alle scorse politiche è vero che Di Pietro aveva chiesto di candidarlo, ma lui aveva rifiutato perché il magistrato è la cosa che le piace fare e allora credeva gli fosse ancora possibile farlo. Adesso il panorama in merito è radicalmente cambiato. Alla Domanda della Bignardi di un possibile veto di Veltroni di una candidatura Idv alle scorse politiche, lui dice che non gli risulta. Su sollecitazione della Bignardi, De Magistris dice che l’Idv non è ne di destra, ne di sinistra; ma l’incontro di molte culture che fanno cerchio in difesa, ad esempio, della costituzione che è in pericolo. L’Italia dei valori è un partito garantista, di chi vuole far applicare la legge; ma l’aggettivo giustizialista è sbagliato. De Magistris si considera un uomo di sinistra e da giovane era vicino alle teorie di Berlinguer e quindi ai comunisti. La sinistra attuale non gli piace (ne Pd, ne Sl, ne Rifondazione). A proposito di testamento biologico dice che vorrebbe che ognuno potesse scegliere il destino di se stesso e che è contro uno stato confessionale che imponga delle scelte. Sarebbe favorevole a una legge sulle coppie di fatto; mentre sulla legge 40 sulla fecondazione assistita crede che non sia una legge giusta e del resto la corte costituzionale pochi giorni fa l’ha corretta. De Magistris si dichiara cattolico; ma dice che non le piacciono le ingerenze della chiesta nei problemi dello stato. De Magistris dice di non avere niente in comune con Berlusconi, anche se non gli piace la sua demonizzazione e comunque deve dargli atto di non essere uno dei pochi politici che non l’ha attaccato. Di Grillo, De Magistris si onora di essere un amico e dice di avere in comune con lui molte sensibilità tra le quali ambiente, giustizia ecc. Con Di Pietro, invece si è conosciuto solo un mese fa dopo aver accettato la candidatura; anche se nel corso del suo lavoro di magistrato gli ha sempre manifestato la sua solidarietà per gli attacchi che gli venivano fatti. De Magistris stima molto Cofferati e gli farebbe piacere collaborare con lui in Europa; crede molto il lui e che prima che facesse il sindaco di Bologna credeva potesse diventare il leader del centrosinistra. De Magistris crede che bisogna combattere i fannulloni nella pubblica amministrazione; ma dice che Brunetta tende a criminalizzare tutto il pubblico a favore del privato. Il giornalista preferito è Travaglio; il cantante italiano Enzo Avitabile; mentre il programma televisivo preferito è Anno zero.
Il terzo ospite è Marco Confortola, una guida alpina che lo scorso agosto era presente nella spedizione che vide morire ben 11 alpinisti sul K2. Adesso esce il suo libro che racconta quell’esperienza e che si chiama “Giorni di ghiaccio”. Come lavoro fa la guida alpina, il maestro di sci, e l’elisoccorittore in Valfurva; mentre il “cacciatore di ottomila” è solo un hobby. Il “cacciatore di ottomila” è quando si scalano le montagne senza ossigeno e nel fronte reale della montagna. Confortola ne ha scalate sei in cinque anni e dice che alcuni ne riescono a scalare anche quattro cime in un anno solo. La Bignardi fa presente che il 27% delle persone che affronta il K2 non torna a casa; lui risponde che ovviamente anche se è un hobby ci si va preparati. In 17 sono arrivati in cima al K2; in partenza erano più di una ventina; ma solo in 7 sono tornati a valle. Un seracco è un grosso muro di ghiaccio. Una volta arrivati sugli ottomila il problema più grosso e scendere; perciò bisogna all’andata prepararsi il percorso per il ritorno. Nella discesa lui e il suo amico Gererd (un olandese) hanno deciso di fermersi e quando hanno ripreso il cammino hanno trovato i due sudcoreani che li precedevano appesi a testa in giù. Hanno tentato di soccorrerli, anche se erano già stanchi e provati e Gerard è morto nel tentativo di risalire (probabilmente la scarsità di ossigeno ha fatto dimenticare al suo cervello che era appena salito e la stanchezza ha fatto il resto). Confortola ha rimediato le dita dei piedi congelate.; che poi gli hanno dovuto completamente amputare. Senza l’uso delle dita dei piedi può fare tutto, tranne ballare sulle punte, dice scherzando.
L’ultimo ospite della serata è Emanuele Filiberto di Savoia. Viene fatto vedere un video con un’intervista fatta da Enzo Biagi a lui e alla sua famiglia fatta quando lui era un bambino e in esilio. Biagi faceva notare che il suo titolo era quello di principe di Venezia e lo stessoEmanuele Filiberto aveva detto che gli sarebbe piaciuto conoscerla. Dopo il video la Bignardi chiede se l’hai poi visitata. E. Filiberto annuisce e dice che ci è andato qualche anno fa assieme alla moglie. Si passa poi al capitolo “Ballando con le stelle” e dice che ha vinto, non tanto per le sue doti ballerine, ma pwer l’effetto sorpresa. Pensa, infatti, che nessuno si aspettasse che lui fosse una persona alla mano, ma uno con la puzza sotto il naso. Poi si parla di etichetta e delle brutte figure di Berlusconi al recente G20. E. Filiberto nonostante cerchi di giustificarlo perché più affine al suo pensiero politico, poi dice che non è stato molto educato in quelle occasioni. E. Filiberto vive adesso a Parigi con la moglie molto più di sinistra rispetto a lui e commenta negativamente l’operato del presidente francese Sarkozy, alla cui base sono le recenti proteste del popolo francese. Poi si parla anche di casa Savoia; delle definizioni spiacevoli di sua zia Gabriella che dice che vuol far di tutto per gettarsi in politica. E. Filiberto commenta che nessun giornale l’avesse pubblicata se avesse parlato bene di un suo familiare.