La pruderie del trans spopola tra la gente e quindi quale miglior argomento per la cara Lucianina per imbastire uno dei consueti pamphlet irriverenti sull’attualità bizzarra. La sua amara rassegnazione al fatto che solo il presidente della Repubblica sia ormai custode indiscutibile della moralità, è pero molto eloquente del malumore popolare. La comica torinese confessa sconsolata che anche Barba Papà ha perso la sua integrità morale, facendosi cogliere in flagrante con il Gabibbo. Il monologo è come sempre brillante: si va dalla parodia del più bella che intelligente, che adattato a Fazio diventa più bello che pirla, al sospetto divertente che anche l’angelico Fabio nasconda qualche scheletro nell’armadio dopo un presunto avvistamento di ciabatte rosa da coquette nel suo camerino. Tutto il clamore di questa attualità escortcentrica è un invito a nozze per le metafore ardite della piccola comica sagace. Ma le bordatine non finiscono qui e la satira cade anche sulla diatriba del posto fisso definito una torronata inutile, un parlare di maionese quando non c’è ancora nemmeno il pesce o di shampoo per i calvi. C’è spazio anche per un suo originalissimo papello che prevede l’asportazione della frangia a Fazio, un camerino più grande, degli ospiti maschili più fighi (tronchi di pino come li apostrofa lei) nelle puntate che la ospitano. Immancabile poi la notizia baggiana, ovviamente a sfondo sessuale: uno studioso, tale Marcus Squirrell, avrebbe infatti scoperto che un uomo su tre soffre di velocità, cosa poco positiva però perché si tratta della permanenza in loco, come la chiama la Littizzetto, che poi estende la considerazione al dramma per il mondo femminile nell’avere amanti troppo poco ritardanti, ed eccessivamente adsl. Il solito filone che partendo dai suoi celebri romanzi neofemministi, tipo Sola come un gambo di sedano, l’ha resa una sorta di autorità morale per le donne italiane ma anche per molti telespettatori in genere che non si perdono mai il suo piccolo show domenicale, come per i migliori appuntamenti imperdibili.