Settimana molto pesante. La Littizzetto fa notare che mentre da tutti c’è l’invito ad abbassare i toni, quello che si sente è ben altro. Da Cicchitto che parlava in parlamento di pacatezza gridando con una voce sguaiata; a Di Pietro a cui sono spuntati due canini da Dracula. Vespa invece non ha potuto fare il modellino del Duomo; si è però chiesto quale guglia facesse più male. Abbiamo passato settimane e settimane parlando della pericolosità dei minareti; invece abbiamo scoperto che è più pericoloso un Duomo. Parlando di Berlusconi invece si può notare come nonostante una ferita al volto e due denti spezzati si sia subito alzato da terra e non abbia detto nemmeno una parolaccia. A me se pestano un piede – continua al Littizzetto – parte il Vaffanculo inside. E’ difficile fare da scorta a Berlusconi perché è una persona che si muove sempre. E’ certamente più facile fare la scorta a Bondi che devi muoverlo con le rotelle o a Buttiglione che sta fermo e muove la bocca come i Muppets. Letterina di Natale. “Caro Babbo Natale più che Babbo papi. Caro Papi Natale anche quest’anno arriva Natale con il tuo manto di bontà e le sue braghe di torrone. Il Natale ci fa tutti più buoni come salami senza polifosfati. Intanto ti ringrazio Babbo di avermi fatta figa di natura; mentre Fabio invece è venuto male. Se vuoi lo rimpasto come si fa con il pongo e tu lo rimodelli nuovamente; ma ricordati questa volta di fargli il manico davanti altrimenti per tirarlo su dalla vasca da bagno bisogna di nuovo prenderlo dalle orecchie. Caro Papi Natale ho visto che ti sei preso Totti come aiutante; anche se quando ho visto che a Totti si gonfiava la pancia tutto mi veniva in menbte tranne che si trasformasse in te; anzi avrei voluto dire a Ilary di levarsi di dietro. Grazie che non fai morire George Clooney, ma che lo scambi con la macchina del caffè. Già che c’eri però potevi fare arrivare il pianoforte in testa alla Canalis. Stai attento quando scendi dal camino perché non tutti mettono sotto il panettone e gridano “Buttati che è morbido!”; c’è chi lascia gli attrezzi di ferro e rischi così di afre la fine del porceddu. Caro babbo portaci tanti donia nche se non siamo stati tanto buoni. Porta della balle nuove a Napisan che a forza di girare gli si sono consumate e a Cicchitto una botte di Valium che quando parla in parlamento per il nervoso gli bollono anche gli occhiali. Fa che Fini tenga duro, che a Bersani non venga molle e che Tremonti non ci faccia venire l’orchite. Se puoi. Porta un anno migliore a Berlu e soprattutto portagli una nuova moglie che dopo Veronica è tanto solo. Sceglila tu e anche se è vero che la bellezza non conta se gliela trovi racchia siamo di nuovo da capo. A Nichi vendola porta una S nuova; che dice delle cose tanto belle, ma se pronuncia la S esce solo saliva. Fai in modo che non debba mai dire “sassofono” nella vita sua o ci andiamo di mezzo tutti. Poi per piacere papino con l’anno nuovo facci vedere Capezzone a inquadratura piena e non solo di faccione che siccome dice sempre le stesse cose vediamo dove gli infilano il chip. Babbo santo, babbino caro, Babbalone bello, Papi, porta una frangia a Briccolo che ha la fronte che gli parte dalle orecchie e una canzone tutta sua a Giusy Ferreri se non canta sempre quelle degli altri. Porta nuove parolaccie a Corona che le ha finite e dai un bacio a Marrazzo. Anzi no, va. Ps. L’anno scorso ti avevo chiesto di portare un cognome nuovo all’onorevole Bocchino: forse non hai avuto tempo? Per noi è importante perché da noi sulla Terra bocchino se non è una grappa vuoldire … Se non ti viene lascia Bocchino, ma togli la malizia da noi peccatori.