Il primo ospite è Riccardo Iacona. La sua presenza è per pubblicizzare la nuova serie di “Presa diretta” che inizia proprio al termine della puntata di “Che tempo che fa”. Presa diretta come di consueto si occupa di inchieste sui problemi sociali del nostro paese. Nella prima puntata si parla di case. Iacona è ormai rimasto uno dei pochi (lui e la Gabanelli per lo più) a fare inchieste e a far conoscere i problemi di una parte degli italiani a tutti. Icona dice che non è frustrante che dopo una puntata non succeda niente perché in Italia è già importante sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema; perché gli italiani tra di loro non si parlano più.
Il secondo ospite è James Ellroy, scrittore di best sellers. Dal 02febbraio in tutte le libreria con “Il sangue randagio”. Questo libro parla “dell’America patriarcale in modo implicito non sono gli uomini che hanno portato il mondo sull’orlo della distruzione per più volte. Diamo le redini alle donne e potremo avere la pace nel mondo”. Di Ellroy, i cui romanzi sono stati spesso adattati a film, ricordiamo, tra le altre cose, The L.A. Quartet (Quadrilogia di Los Angeles), composta da Dalia nera, Il grande nulla, L.A. Confidentiale White Jazz, la Loyd Hopkins Trilogy (Le strade dell’innocenza, Perchè la notte, La collina dei suicidi) e la Underworld USA Trilogy che, dopo American Tabloid e Sei pezzi da mille, si conclude proprio con Il sangue è randagio, romanzo particolarmente amato dall’autore e ambienato nell’America dei tormentati anni successivi all’uccisione di Martin Luther King e Robert Kennedy e che includono il periodo in cui ebbero luogo la guerra del Vietnam, la presidenza Nixon e la morte di J. Edgar Hoover (storico n carica per quasi 50 anni).
L’ultimo ospite è Claudia Mori che è produttrice di “C’era una volta la città dei matti” fiction che andrà in onda su RaiUno edicata alla figura di Franco Basaglia. Inoltre Claudia Mori sta scrivendo un libro che parla della storia sua e di Celentano proprio per far rimanere qualcosa quando loro non ci saranno più. Lo fa anche con la consapevolezza di poter scrivere male e comunque non considerandosi assolutamente scrittrice. Dopo aver parlato parecchio del suo rapporto con Celentano parla della fiction che ha prodotto. Critica la Rai per averla poco promossa; ma Fazio le consiglia di aver fiducia. Poi comunque la Mori dice che c’è stata un’anteprima al Petruzzelli con venti minuti di applausi. Mori dice che la legge Basaglia è giusta, ma non è stata applicata dappertutto e quindi questo è stata un motivo per fare la fiction. I figli sono stati contenti della fiction.