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Che tempo che fa

Il primo ospite è Franco Battiato.  E’ appena uscito il suo cd “Inneres Aude (Il tutto è più della somma delle sue parti)”. Qui ha cantato proprio “Inneres Aude”. Ha da poco ricevuto il Premio Tenco 2009. Il nuovo disco contiene dieci brani tra cui due inediti (il brano che dà il titolo all’album, Inneres Auge e ‘U cuntu’), una cover (Inverno di Fabrizio De Andrè), un semi-inedito (Tibet) e sei vecchi successi presentati con un nuovo arrangiamento. A oltre venti anni di distanza dal celebre Povera patria, una durissima requisitoria contro il potere politico, torna al genere protest song politico con testi diretti e provocatori come quelli, appunto, di Inneres Auge che ripropone, dal vivo, nello studio. Il brano “U’cuntu’” parla della morte che è un brano tristissimo per stessa ammissione di Battiato. E’ uscito da poco anche un libro che lo riguarda “Franco Battiato. Io Chi sono?” scritto dallo stesso Battiato assieme a Daniele Bossari.

Il secondo ospite è Joaquin Navarro Valls. E’ stato per 22 anni direttore della sala stampa della Santa Sede. Il libro “A passo d’uomo” raccoglie sue riflessioni di Navarro Valls lungo il percorso della sua vita attraverso gli incontri che ha fatto. Nel 1984 ricevette una telefonata della segreteria di Giovanni Paolo II che gli chiedeva di pranzare con Papa; a quel pranzo il Papa stesso gli proponeva di diventare capo-stampa. In tutto il suo lavoro in Vaticano non ha mai dovuto creare interesse sul quel Papa; ma al contrario ha dovuto cercare di non deludere tutte le aspettative che c’erano su di lui. Fazio gli domanda se gli piace la montagna: Navarro Valls risponde: “Mi è dovuta piacere”.  I momenti di sconforto di Giovanni Paolo II erano quando si ripiombava in nuove guerre e le sue mediazioni fallivano. Nel libro si parla di concetto di Santità. Quando un uomo si apre all’altro inizia il cammino della sua santità. Questo era il pensiero di Giovanni Paolo II. L’attentato del 1981 come cambiò il Papa – chiese Fazio. Navarro Valls risponde che gli ha aperto la porta del dolore che visto il suo vigore fisico precendente non era mai stata aperta prima.

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