Il primo ospite della serata è Teo Teocoli. Teocoli viene con una tuta da Teocoli per testimoniare l’ennesimo incidente che fa. In questo periodo è a teatro con “Teo Teocoli Show – la compagnia dei giovani”. Della compagnia fra gli altri fanno parte anche Mario La vezzi e Tony Dallara. In tv continua a fare il commentatore de “La domenica sportiva”. Fazio dice che scherzosamente lui periodicamente annuncia il ritiro dalle scene e gli chiede che cosa gli fa scaturire queste dichiarazioni. Teocoli dichiara che in realtà lui morirà nelle scene; ma lo fa perché così la gente pensando che sia l’ultima volta che può vederlo affolli gli spettacoli.
Il secondo ospite della serata è Antonio Di Pietro. A un giorno dalle primarie del partito democratico Di Pietro aspetta con trepidazione il risultato perché il giorno dopo bisognerà iniziare a creare un alternativa di governo. Per quanto riguarda le regionali l’Idv non chiederà nessun suo condidato; ma assieme al Pd vorrà sostenere degli Italiani di valore cioè persone che possano governare bene. Di Pietro critica Tremonti che rivendica il posto fisso come Valore e poi con l’azione di governo permette che siano licenziati nello stesso momento in cui fa quelle dichiarazioni 130 mila precari della scuola tra insegnanti e amministrativi. Flores d’Arcais in un editoriale dice che esistono dei Italie dei Valori: quella nazionale che con la sua politica potrebbe prendere anche il 20% ed essereessa stessa alternativa al governo e quella locale fatta di apparato e clientele. Di Pietro ammette che ci sono stati problemi; ma anche che ogni volta che scopre una “mela marcia” la manda fuori dal partito. Riguardo il tavolo che Alfano vorrebbe aprire tra maggioranza e opposizione sulla giustizia Di Pietro dice che è indecente perché quello che interessa a Berlusconi è solo la reintroduzione dell’immunità parlamentare e la riduzione dei tempi di prescrizione. Basterebbero comunque, secondo Di Pietro, una legge di sole tre regole per migliorare la situazione. Primo: la non eleggibilità di persone condannate; secondo: la non candidabilità delle persone sotto processo; terzo: l’impossiiblità di lavorare con la pubblica amministrazione per imprenditori che vengono scoperti a truffare. Di Pietro è inquisito per vilipendio verso il Presidente della Repubblica. Di Pietro dichiara che nella legge sullo scudo quando il Presidente è stato insellato da un cittadino che gli ha chiesto di non firmare quella legge e il presidente ha risposto che tanto al secondo passaggio è obbligato. Quella risposta gli ha provocato rabbia ed ha inveito contro il presidente. Detto questo ha comunque rispetto per la figura del Presidente della Repubblica e in particolare stima per questo presidente in particolare.