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Che tempo che fa

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Un po’ Londra, un po’ Mosca. La signora Blair stasera partecipa alla trasmissione di Fabio Fazio  ‘ Che tempo fa’ .  Lo spunto, l’ auobiografia “ Speaking for myself” (’ Parlo per me’ .  Il libro non è stato ancora tradotto in italiano, ndr.). Con ironìa tutta british ricostruisce la sua lunga permanenza a Downing Street come consorte del premier britannico Tony Blair, avventura politica che si è conclusa esattamente due anni fa.  Parla degli incontri con Vladimir Putin, con Silvio Berlusconi, accenna alle occasioni ufficiali in cui è stata ospite della Regina Elisabetta II.

Ovviamente, anche della guerra in Iraq: suo marito e Bush furono coloro che la scatenarono.   Fazio, altrettanto ovviamente, punta sui ricordi della Blair in Sardegna, quando Berlusconi accolse lei e il premier britannico con in testa la celebre bandana: “ Fu una sorpresa davvero. Andammo lì perchè speravamo di convincere Berlusconi a votare a favore dell’ assegnazione delle Olimpiadi a Londra” , ha risposto Cherie Blair, “ quando arrivammo restammo sorpresi nel vedere Silvio con questa ’ sciarpona’ , quella bandana famosa. E’ vero che doveva essere una visita privata” , quindi, fa intendere lady Blair, si fece buon viso a cattiva sorte.

“ Ci spiegò che aveva un pò di problemi in testa e capimmo che si era sottoposto a un trapianto di capelli” . Indelebile nella memoria dei due ospiti inglesi la gita in barca, quando Berlusconi disse: ” ’ Andamo a fare un giro. Ma prima di andare in mezzo alla gente mi cambio” . I due tirarono un sospiro di sollievo: “ Mio marito sperava si togliesse la bandana” . Invece no. “ Se la tenne in testa, se l’ era semplicemente cambiata con un’ altra che si intonava con il colore della sua camicia. Fu cosi che Tony mi disse: ‘ Qualsiasi cosa accada fa in modo che non mi facciano fotografie vicino a Silvio con la bandana.

Mettiti tu in mezzo, altrimenti la stampa britannica ci uccide’ ”. Non meno pittorecso l’ incontro con Putin, in pieno braccio di ferro tra l’ Occidente e Saddam Hussein. “ Dovevamo andare dal presidente Putin per parlare della situazione irachena e allora ci invitò nella sua dacia di caccia. Cenammo, cominciammo a parlare e improvvisamente ci chiese: ‘ Ma vi piace la caccia? ’ .  Volle farci vedere dove andava a caccia di cinghiali, ci avvertì che era un posto pericolosissimo perchè i cinghiali avrebbero potuto attaccarci in qualsiasi momento e quindi dovevamo fare silenzio assoluto.

Io certo non potevo prevedere che sarei stata invitata a caccia dopo una cena ufficiale e quindi avevo indossato scarpe con tacchi a spillo. Così uscimmo. Camminavamo sulla ghiaia verso il luogo della caccia. I miei tacchi facevano rumore e mio marito continuava a ripetermi: “ ma Cherie, dài, non fare rumore, cammina in punta di piedì” . Impossibile farlo con i tacchi a spillo: “ Mi aspettavo da un momento all’ altro di essere attaccata da un cinghiale” .

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