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Che tempo che fa

Il primo ospite è Enrico Deaglio. Deaglio presenta Il raccolto rosso 1982-2010 - Cronaca di una guerra di mafia e delle sue tristissime conseguenze,  con cui aggiorna il suo viaggio nell’Italia delle mafie con l’aggiunta di un ampio, imprevisto ‘secondo tempo’, dal 1993 al 2010 edito dal Saggiatore. Misteri, trattative, soldi che hanno accompagnato l’ascesa economica e politica del crimine: ovvero le tristissime conseguenze di una lontana guerra di mafia. Questa è una storia d’Italia che era destinata a rimanere sconosciuta. Questo libro segue ad un analogo che aveva ascritto per Feltrinelli in cui raccontava la lotta alla mafia fino al 1993. Di solito nei film capita che mentre alla fine del primo tempo le cose per i buoni sembrano andare male, alla fine del secondo i buoni trionfano. Qui in realtà è accaduto il contrario perchè mentre nel 1993 seppur con gli attentati si era innescato un meccanismo di lotta alla mafia coesa da parte di tutte le parti dello stato. Nel 2010 le cose stanno ben diversamente.

Gli ospiti successivi sono Daniele Lucchetti (regista) e Elio Germano (protagonista) che presentano l'unico film italiano in concorso a Cannes "La nostra vita". Iln film parla di un operaio edile che lavora sotto padrone presso un cantiere, ha due figli piccolki e una moglie incinta. La sua vita verrà cambiata dallan morte improvvisa della moglie e da una morte sul lavoro nella ditta dove presta opera. IL protagonista volendo riscattarsi terrà sotto ricatto il datore di lavoro diventando padroncino anche lui per dare la possibilità ai figli di avere quello che non hanno avuto. Comunque se poi regali in accesso li ripagassero dalla morte della madre.

L'ultimo ospite è Massimo Lopez. Attualmente è in tournèe con Ciao Frankie, spettacolo-tributo allo swing di Frank Sinatra. Canta una canzone di Sinatra "Night & day" e parla dello spettacolo teatrale dedicato a Sinatra. «Sono cresciuto a pane e Frank Sinatra. Già da bambino, quando ascoltavo le sue canzoni, ne ero affascinato, rappresentava la completezza. Il mito dell'America di allora era tutto racchiuso in lui: musica, canto, danza, recitazione, cinema».  Parla anche della sua infanzia e della conoscenza con Marchesini e Solenghi. 

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