Il primo ospite è Gino Strada che ringrazia gli italiani per il sostegno che hanno dato durante l'arresto/rapimento dei tre operatori di Emergency da parte del governo afghano. Strada inoltre ringrazia sia Napolitano, sia Frattini che hanno trattato per arrivare alla soluzione del caso. Ora che sono liberati comunque bisogna capire chi ha messo quelle armi nell'ospedale e chi gli ha detto di metterle e sopratutto perchè. Quello che è sicuro è che l'ospedale di Emergency è aperto dal 1999 e ha da sempre curato chiunque indipendentemente dalla fazione a cui appartenesse. Provabilmente proprioquesto scoccia; perchè oltre a curare, l'ospedale finisce per svolgere anche una funzione di testimonianza della guerra e quindi della falsità dell'esistenza di quella che chiamano missione di pace.
Il secondo ospite è Carlo Fruttero, che però è collegato da casa sua. Fruttero ha fumato in diretta, fregandosene dei precetti salutisti e soprattutto raccomandando di rileggere ogni anno Pinocchio. Un testo straordinario, nel quale un burattino di legno impara a essere un bambino in carne e ossa. Mentre oggi tanti uomini in carne e ossa sono burattini di legno nelle mani di un ricco Mangiafuoco.
L'ultimo ospite è Paolo Rossi. In questo momento è in teatro con "Il mistero pop", la versione rivisitata del "Mistero buffo" di Dario Fo. Un omaggio al maestro, cui lo lega anche una personale amicizia, con un testo-archetipo di un genere, il teatro di narrazione, particolarmente consono alle doti istrioniche dell’attore. Mistero Buffo è un monologo che si svela nella peculiarità del linguaggio, una vera e propria lingua creata ex novo, fortemente onomatopeica, il grammelot, un mix linguistico nel quale riecheggiano vagamente le sonorità dialettali del Nord Italia. Un artificio linguistico utilizzato fin dal Medioevo dai giullari, attori itineranti e compagnie di comici dell'arte che recitavano nelle strade e nelle piazze usando intrecci di lingue e dialetti diversi miste a parole inventate, rafforzandole con una forte mimica e gestualità per rendersi facilmente comprensibili a tutti.