Il primo ospite è Vito Mancuso. professore di teologia all’università San Raffaele di Milano, si parla dell’autenticità e del senso della vita. La vita autentica è infatti il titolo dell’ultimo libro del docente, il quale spiega: “Ci dobbiamo chiedere cosa deve fare un uomo per essere un uomo autentico. Deve pensare di realizzare la sua esistenza verso qualcosa più grande di lui, attraverso il bene e la giustizia. Deve essere un uomo libero”.
L’altro ospite è il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. De Bortoli sostiene che il fatto di aver creato denominazione come “Partito del bene” e “Partito del male” fa capire che l’Italia è un paese diviso in fazioni in cui l’un l’altra vedono ancora l’avversario politico come un nemico da delegittimare appena l’occasione si presenta. Nonostante tutto però a differenza di altri momenti dellastoria italiana c’è una pace sociale e a differenza degli anni settanta (per esempio) non succedono rivolte nemmeno a seguito dei fatti politici più rilevanti e gravi. De Bortoli rivendita il Corriere della Sera come l’unico quotidiano italiano non polarizzato che espone tutti i fatti potendo permettersi di criticare anche i propri azionisti. De Bortoli inoltre abbasserebbe la spesa pubblica, ma senza toccare le pensioni minimi (anzi alzandole) ed è scettico sul federalismo fiscale in quanto non capisce come delle regioni che stoticamente sono in deficit possano diventare all’improvviso virtuose. De Bortoli è anche contrario all’intitolazione di uba via a Craxi (a Milano); poiché se è plausibile che negli anni di tangentopoli tutti i partiti si comportavano allo stesso modo non è un buon motivo per dare un’onorificenza a uno dei pochi che ha pagato.