La prima opsite è Malika Ayane che nell'anteprima esegue dal vivo con la sua band La prima cosa bella e Satisfy my soul tratti dal nuovo album, Grovigli. La Ayane dice che nel nuovo album sono presenti sia canzoni in italiano che in inglese visto che sa che è importante fare qualcosa in italiano che il pubblico possa capire, ma allo stesso tempo visto che ritiene di star ancora imparando a cantare in questa lingua e che prima della firma del contratto discografico ha sempre e solo cantanto in inglese. Virzi prima che uscisse il suo film "La prima cosa bella" ha chiamato la Caselli e quando le è stato proprosto di reinterpretare questo brano del 1970, lei ha accettato con piacere (anche se prima non lo conosceva).
La seconda ospite è Sabina Guzzanti che si presenta come regista, sceneggiatrice e interprete di Draquila. L’Italia che trema, film sul terremoto del 6 aprile 2009 e sulla successiva ricostruzione; la pellicola - presentata fuori concorso e non senzapolemiche al Festival di Cannes il 13 maggio - è nelle sale italiane dal 7 maggio, incassando, nel suo primo week-end di programmazione, 263mila euro al box office. Dai tacchi alti che - come dice la Guzzanti - fanno sembrare le donne più "stupide" perché soffrono di mal di piedi. Fazio poi si sposta su Draquila dove si vedono cose di cui non si era saputo niente. "Sono andata a vedere L'Aquila perché è venuto un signore a raccontarmi delle cose - dice la Guzzanti - e lì ho scoperto la storia della Protezione civile". "Sono arrivata lì, ho fatto tre domande e mi hanno detto delle cose sconvolgenti, conosciute da tutti - continua Sabina - ma di cui nessuno parlava". "Per mesi - racconta la regista - le persone sono state messe in situazioni anche di estrema difficoltà, senza che nessuno chiedesse il loro consenso". Una battuta dedicata a Bondi: "Si può parlare male di Draquila anche avendo visto solo qualche pezzetto del film". Qui viene trasmessa un'altra parte del film, quella in cui si documeta la gestione "militarizzata" dei campi, in base a un'ordinanza che viene invocata, ma che nella realtà non esiste. Il discorso va poi su una delle scoperte della Guzzanti: che si può procedere, in deroga alle leggi, non solo per le emergenze (già difficili da definire), ma anche per i Grandi eventi, che nessuno sa con esattezza definire, perché la presidneza del Consiglio può attribuire a qualunque iniziativa la definizione di "grande evento". Infatti, da quando è stata modificata in questo senso la legge, ci sono stati ben 35 "grandi eventi", tra cui moltissimi a sfondo religioso o che riguardano feste religiose. Anche le visite pastorali del Papa a Brindisi o a Savona (come mostra un'altra clip di Draquila) vengono dichiarati "grandi eventi" e affidati alla Protezione civile (spese incluse). C'è una legge del 2008, oltretutto, che dice che la Corte dei conti non può sindacare le spese effettuate col denaro di noi tutti per un "grande evento". Solo l'ultima battuta è dedicata alla diserzione polemica del ministro Bondi dal Festival di Cannes. "Appena sono arrivata - conclude la Guzzanti - mi ha chiamato il direttore del Festival e mi ha detto: 'Non lo dire a nessuno ma Bondi noi non lo avevamo invitato, anche se - naturalemte - sarebbe stato il benvenuto se fosse venuto".
L'ultimo ospite è Russell Crowe che il 12 maggio con Robin Hood, quinto film con la regia di Ridley Scott, ha inaugurato la 63esima edizione del Festival della Croisette, arrivando nella stessa data, in contemporanea mondiale, nelle sale cinematografiche; il film fuori concorso, da lui co-prodotto con Ridley Scott e Brian Grazer e che conta tra gli altri attori i premi Oscar Cate Blanchett e William Hurt, fa rivivere la leggendaria storia dell’eroe inglese in versione inedita: il racconto dell’uomo prima del mito. Nella ventennale carriera ha recitato in cinque film candidati all’Oscar: L.A. Confidential, The Insider, Master and Commander e i due premi come Miglior Film, A Beautiful Mind e Gladiator (quest'ultimo anche Oscar come Miglior attore protagonista nel 2001). Il 12 aprile 2010 si è aggiudicato un posto ufficiale nel firmamento del cinema con la stella n. 2404 impressa sulla Hollywood Walk of Fame.