Il primo ospite della serata è Bice Biagi che viene a parlare ancora una volta del padre Enzo Biagi. E’ uscito nelle libreria postumo l’ultimo libro a cui stava lavorando Enzo Biagi anche a cura di Loris Mazzetti “I quattordici mesi (La mia resistenza)”. I quattordici mesi di cui si parla nel titolo del libro sono quelli che ha fatto nella resistenza e sono anche quelli che li ha connotato di più tra tutto quello che ha fatto in vita; tantè che alla sua morte è stato onorato come alpino ed è stata cantata “Bella Ciao” al suo funerale. Il nome di battaglia di Biagi durante la guerra era “giornalista” è partecipava ad un giornale clandestino che si chiamava “Patrioti”. Partecipava alle varie missioni; ma non aveva un arma con se; ma era solo di appoggio. I suoi commilitoni dicevano che la sua arma era la penna. La sua famiglia non era anti-fascista; anzi alcuni componenti facevano parte del governo Mussolini a vario titolo tra cui uno zio che erra stato sottosegretario alle Corporazioni. Lui aveva preso la scelta di diventare anti-fascista grazie alle letture che aveva fatto, grande alla signora Ida (che era una signora che gli faceva sempre ascoltare Radio Mosca) e soprattutto dopo aver visto i tedeschi arrivare sotto l’arco di trionfo a Parigi. Il suo essere alpino lo sentiva anche nella vita civile tanto che negli ultimi anni della sua vita quando i politici lo avevano messo i bastoni fra le ruote per lavorare in tv diceva sempre che avrebbe resistito perché a lui che aveva combattuto contro Hitler e Mussolini, non facevanopaura Berlusconi e soci.
Il secondo ospite è Roberto Vecchioni che è uscito con il suo ultimo album live “In-cantus”. L’album è stato registrato dal vivo in piazza del Duomo a Spoleto ed è composto da arie di musica classica riarrangiata e da successi di Vecchioni il cui tema centrale è comunque la figura di Dio. E’ presente anche uno stralcio di un parlato di Vittorio Gassman, che la famiglia di quest’ultimo gli ha permesso di inserire. Lo scorso luglio invece è uscito “Scacco a Dio” che era un libro in cui Dio si faceva psicanalizzare da un suo angelo perché non capiva più gli uomini e si raccontava la storia di alcuni personaggi famosi a cui però è stato cambiato il finale.
L’ultimo ospite è Umberto Eco e il suo ultimo libro si chiama “Vertigine della lista” pubblicato in occasione all’esposizione che lo stesso Eco ha avuto al Luvre di Parigi sullo stesso tema. Eco è convinto che bisogna regalare da piccoli dei fucili e ogni sorta di arma, per poi farli diventare pacifisti da grandi. I vari tipi di liste possono dividersi in liste pratiche e liste poetiche. La lista pratiche è un elenco di cose finite che esistono al di fuori dell’individuo (ad esempio la lista della spesa); invece la lista poetica è una lista di cose che possono anche non esistere, ma vengono evocate e recitate all’infinito. Le liste possono avwere anche un significato scientifico. Sono delle proprietà di un qualcosa che prima sono ignote (ad esempio di un pianeta) e che successivamente vengono scoperte.