Luxuria: proposta di legge per i trans
Cambiare il nome ma non il genere. Lo chiede la parlamentare di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria, che annuncia una proposta di legge per garantire il cambio di sesso anagrafico anche a chi non l'ha fatto con la chirurgia. "Farò in modo- spiega Luxuria- che le persone possano cambiare il nome sul documento, non solo se intendono rettificare il proprio sesso, ma anche se decidessero di convivere con il proprio essere maschile e femminile".
"Non si tratta di capricci, ma di riconoscimento di diritti fondamentali". Se il deputato transgender è consapevole di "rappresentare una minoranza, che non porta molti voti", è comunque convinta che "una nazione è civile quando fa propria la battaglia per i diritti anche soltanto di due persone. Noi siamo persone che rispettano gli altri. Vorremmo soltanto che gli altri rispettassero noi".
E il rispetto, per Vladimir Luxuria, è quello che passa dalla stanze della politica e risolve i più semplici problemi quotidiani. Come la fila alla posta o l'appello di un esame universitario: tutte situazioni che, dice Luxuria, "mettono in difficoltà un transessuale che deve essere chiamato per nome". "Una mia amica trans - racconta la parlamentare di Prc- una volta ha preferito perdere l'aereo piuttosto che rispondere all'hostess che la chiamava con il suo nome al maschile". Ancora, Luxuria ricorda la sua " grande sofferenza" quando i genitori di una sua amica trans scrissero sulla sua tomba il nome al maschile e scelsero una foto in cui vestiva abiti da uomo.
Ma soprattutto Luxuria insiste sul diritto allo studio, affinchè "sia garantito a tutti", perchè "oggi sono ancora molti i transessuali in difficoltà nelle università". "Un passo in avanti è già stato fatto dall'università di Torino, ha detto la parlamentare durante un seminario nello stesso ateneo piemontese che ha già concesso il doppio libretto per gli studenti.