L'altro giorno ero in treno, seduto vicino a una ragazza che ascoltava un mio disco con l'Ipod, e non mi ha riconosciuto. La musica, in fondo, si ascolta con le orecchie, non con gli occhi”.
I tempi in cui le fan, innamorate di lui, gli lanciavano sul palco gli orsacchiotti sono lontani (“Mi dava fastidio. Ero un giovane presuntuoso, non, mi piaceva l'idea che si fermassero all'aspetto esteriore. Non me li hanno più tirati dopo che una sera, nel 1995, una ragazza mi ha colpito in testa con un pupazzo. E io l'ho ributtato giù con forza. Nel tempo ho capito che dovevo fare i conti solo con me stesso, non con gli altri. Ed è cambiato tutto. E’ cambiato tutto nel 2000, quando sono stato a Sanremo con Replay.
Lì ho visto un'attenzione diversa nei miei confronti, da autore di canzoni, più legata all'essere che all'apparire”) e le sue qualità avevano spinto i produttori di “X Factor” a cercarlo per “interpretare” il giudice nella trasmissione: “Prima dell'estate, a Milano, proprio quelli di X Factor mi hanno chiamato per un colloquio. Per sostituire Simona Ventura credo che abbiano convocato una quindicina di persone come me. Ma non sono televisivo, io. So parlare, e forse potrei anche funzionare, ma non saprei fingere o litigare a comando. Sono andato per curiosità, e non ho fatto nulla per essere preso. Infatti, giustamente, non si sono fatti più sentire”.
Ha avuto molte ragazze ma le “voci” su internet lo vogliono omosessuale (“Fino a 25 anni ho fatto lo "zanza", poi ho avuto una prima storia importante, e dal 1999 sto con la mia attuale compagna, che ha un figlio di 14. Non viviamo insieme, ma con lei faccio l'amore con più entusiasmo del primo giorno. Lo dico perché su Internet da almeno dieci anni leggo che sono gay. E non è vero. Non è che bisogna essere per forza gay solo perché si lavora nel mondo dello spettacolo”) e fidanzato di Lucio Dalla: “Non ho mai visto Lucio mano nella mano con un uomo e non so che cosa faccia in privato: sono affari suoi. Vero è che, all'inizio della mia carriera mi ha fatto fare un disco in cambio di niente. E che oggi sono orgoglioso di essere suo amico. Lucio per me è un maestro, e mi dispiace che si dicano queste stronzate da parrucchiere”.