Personaggi - il sito di zon@ venerd́

Romano Prodi

"Se tutti pagano, le tasse possono diminuire"

"Ci vorranno otto anni per battere l'evasione", dice il presidente del Consiglio Romano Prodi, in vacanza in Toscana. E spiega: "Serviranno tempo e pazienza, ma questa è la priorità assoluta di ogni giorno della nostra attività. Se tutti verseranno il dovuto, le imposte potranno scendere. Incroceremo le fatturazioni, basta contanti e possibilità di pagamenti in nero. Purtroppo l'evasione è ancora alta, bisogna introdurre regole che garantiscano giustizia per tutti. Giustizia: questo è il nostro obiettivo". "Attenti però - insiste Prodi nel suo affondo sul fisco -, noi non stiamo mettendo in piedi uno Stato di polizia, ma stiamo cercando di ricostruire un senso dello Stato".
"Ci vorranno sette-otto anni di politica continua, ripeto di politica continua, per risolvere il problema dell'evasione fiscale. Ci vuole tempo e pazienza. Ma questa è la priorità fortissima che daremo ogni giorno alla nostra attività di governo". Romano Prodi lancia la campagna d'autunno - "no, di tutta la legislatura" - perché "gli italiani siano uguali anche davanti alle tasse".

Parla da uno dei luoghi topici delle vacanze, la Toscana fra mare e Maremma, vuole rassicurare ma con altrettanta decisione avvisare. Dieci milioni di italiani secondo l'Istat hanno redditi di povertà, solo in 55 mila all'anno hanno entrate superiori ai 200 mila euro. Possibile? "Guardate che qui nessuno, proprio nessuno, - dice il presidente del Consiglio - vuole aumentare le tasse. Ma farle pagare. E se tutti le pagheranno potrebbero pure diminuire. Tutti dobbiamo avere ben chiaro che un Paese che non riesce a far pagare le tasse, non può raggiungere i propri obiettivi. E' un Paese incivile. Una nazione che non riesce a costruire un patto sociale saldo su cui costruire il futuro".


La strada che il governo intende percorrere per scoprire e chiudere le strade attraverso cui si sfugge ai controlli fiscali? "Incrociare le fatturazioni" dice il premier. Ovvero seguire la filiera di ogni pagamento: basta contanti e possibilità di nero. Quale categorie devono pagare? "Quelle che non usano la contabilità. I lavoratori dipendenti pagano le tasse fino in fondo, con una contabilità che non è controllata da loro. Bisogna introdurre regole per cui ci sia giustizia per tutti. Giustizia. Questo è il nostro obiettivo". Ma nessun governo c'è mai riuscito? "Veramente io in due anni, nel mio primo governo, un meccanismo l'avevo messo in piedi".

"Attenti. - insiste Prodi - Noi non stiamo mettendo in piedi uno Stato di polizia, ma cercando di ricostruire il senso dello Stato. Di costruire un patto con i cittadini. Se riusciremo a far pagare le tasse le aliquote potranno anche diminuire. Ma per ora l'evasione è purtroppo molto grande". Il presidente del Consiglio passeggia nel residence che lo ospita e analizza i "pericoli" di un'evasione diffusa. "Il concetto - ha detto a Ferragosto a Sky - è che o tutti pagano le tasse secondo i loro mezzi o l'Italia non si salva. Se le persone si abituano ad evadere le imposte, il rischio è che si abituino ad evadere anche altre leggi. Uno Stato si fonda su una coscienza civile, la responsabilità dei propri diritti e dei proprio doveri".

Sette-otto anni? Un governo e mezzo, Prodi da solo non basta, ammesso che abbia cinque anni di legislatura davanti. "Guardate che questo è un Paese maturo. Qualcosa sta cambiando. Ma bisogna procedere calmi, senza fretta, senza fare errori. Così si costruisce la giustizia. Sta capitando qualcosa di interessante: pur non avendo cambiato nessuna aliquota fiscale, nelle denunce dei redditi in corso stanno arrivando molti più soldi di ogni previsione. Gli italiani, che non sono certo diversi dagli altri, quando si accorgono che c'è una severità fiscale, la volontà di una giustizia, in cui rigore ed equità vogliono convivere, cominciano a capire. Gli italiani credo capiscano che siamo seri".

E l'opposizione? Prodi, che una settimana fa in un'intervista all'Espresso aveva accusato Berlusconi di "incitare all'evasione fiscale", non vuole calcare i toni, in tempi di accordi bipartisan per la missione in Libano. "Ci sono momenti importanti di coesione, ma anche argomenti in cui i programmi sono diversi. Non mi sono mai stupito che avessero posizioni differenti. La lotta all'evasione fiscale è uno dei punti cardine del programma dell'Unione. E' nel Dna, nelle caratteristiche genetiche di questo governo".

Per commentare scrivere qui