Dopo le polemiche con la comunità omosessuale, il segretario dei Ds scrive al Riformista: «Presto la legge sulle coppie di fatto»
ROMA - Sulle unioni di fatto «bisogna discutere senza pregiudizi e con piena disponibilità all'ascolto delle ragioni di ciascuno. Ma per farlo vi prego di liberarvi dall'idea che i Ds e il loro segretario siano condizionati nelle loro posizioni da convenienze politiche o da ansia di legittimazione». Lo scrive il segretario della Quercia Piero Fassino in una lettera sul Riformista intitolata «Cari compagni gay non vi ho tradito». Una missiva per rispondere alla comunità omosessuale della Quercia che lo aveva bacchettato per la sua presa di posizione, contraria alla concessione del diritto di adozione alle coppie gay. A lanciare il sasso è stato il leader di Arcigay, Aurelio Mancuso che ha annunciato di voler stracciare la tessera in polemica con la dirigenza del Botteghino.
IL NO ALLE ADOZIONI - Nella lettera al quotidiano arancione Fassino ricorda che «c'è una storia di battaglie laiche e civili che dimostra quanto i Ds credano nei valori di laicità, libertà e rispetto della dignità umana». Conferma l'impegno sulle coppie di fatto («approveremo la legge») perché alcuni diritti «devono essere riconosciuti a coppie di fatto eterosessuali e omosessuali senza alcuna distinzione», ma tiene il punto sulle adozioni alle coppie gay perché «è un fenomeno che investe una complessità e una delicatezza che non si possono liquidare sbrigativamente». «Personalmente - spiega Fassino - ho molte perplessità e non ho maturato fin qui un'opinione favorevole». «La legittima aspirazione di una coppia adulta ad adottare non deve prevalere sull’interesse di colui che viene adottato» conclude Fassino.