Prima la «sintonia» con la Cgil, ora la «convergenza» con il «manifesto delle imprese» presentato dal presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e anche con l'analisi sull'economia italiana del governatore di Bankitalia Mario Draghi. Il segretario dei Democratici di sinistra Piero Fassino non lesina apprezzamenti alle principali parti sociali, anche se gli argomenti del sindacato di sinistra e quelli di viale dell'Astronomia sono agli antipodi. E non nega un benvenuto al responsabile della banca centrale, alla sua prima vera uscita pubblica. «C'è una convergenza significativa tra le indicazioni della Confindustria e l'Unione, così come c'è una convergenza tra l'analisi che ha fatto il governatore della Banca d'Italia e quello che il centrosinistra dice e propone», ha spiegato aprendo la campagna elettorale dell'Unione a Torino. A Draghi Fassino ha attribuito «parole severe», sul «disastro del governo Berlusconi» e anche una precisa scelta elettorale: «Draghi ha detto una cosa che anche noi condividiamo e cioè che l'Italia ha dentro di sé tutte le risorse per farcela.