"Io sono un ottimista, non vedo chi frena e spero che non ci sia nessuno che lo faccia perche' e' un errore: se c'e' qualcuno che pensa che i dubbi vengono dai Ds se lo tolga dalla testa". Piero Fassino e' determinato a difendere la scelta del partito democratico e lo fa con piglio alla Festa nazionale dell'Unita'.
A chi gli domanda di commentare il pessimismo di Walter Veltroni, il leader diessino replica con un sorriso: interpreta le parole di Veltroni come una sollecitazione a fare... "Ho l'impressione che coloro i quali pensano che costruire un partito sia facile come mangiare un toast e bere una birra non abbiano mai vissuto in un partito che e' complicato far vivere.
Pensare che si fondi un nuovo partito in 15 giorni e' una ingenuita'. Dopo aver ricordato che il partito democratico non e' un feto in via di "concepimento ma un bambino che ha undici anni, nato alla fine del '95 con l'Ulivo", Fassino ha affrontato prima la questione dei 'mal di pancia' interni alla Quercia e quindi quella della collocazione internazionale. "Nel partito c'e' una componente che si definisce sinistra Ds - ha ricordato Fassino - benissimo venga a fare la sinistra del Partito democratico. Io lavoro perche' tutto il partito sia protagonista di questo soggetto". Quindi riguardo all'obiettivo di presentarsi elezioni europee del 2009, Fassino ha sottolineato che quel traguardo e' stato fissato per forza di cose. "Nel 2007 e nel 2008 ci saranno passaggi elettorali parziali ai quali ci presenteremo come Ulivo - ha spietato - le prime elezioni politiche a cui saranno chiamati tutti gli elettori saranno le elezioni europee del 2009 e quindi per questo ci siamo dati quella scadenza".
Venendo alla collocazione internazionale, il segretario della Quercia e' tornato a rivolgere un messaggio "non ideologico ma pragmatico" alla Margherita di Francesco Rutelli.
Premettendo che "si tratta di un problema di cui dobbiamo discutere e trovare una soluzione che soddisfi tutti", Fassino e' tornato a ricordare che "in Europa tutti i partiti riformisti e progressisti appartengono alla famiglia socialista: se il Partito democratico vuole stare nella famiglia socialista deve andare nel Pse". D'altra parte "se oggi Prodi volesse andare a una riunione del leader socialisti e progressisti europei dovrebbe andare li', non e' colpa mia se non ce n'e' uno che non stia in quella famiglia". Ed ancora: "Riconosco il valore della Margherita in Italia - ha proseguito Fassino - ma se non c'e' in Finlandia non posso costringerli al crearla. Credo che noi dobbiamo allargare il campo riformista perche' creare una quarta famiglia europea vuol dire che saremmo soli".