Nuova avventura a teatro per Paola Cortellesi, che a partire da lunedì 17 gennaio sarà al Ciak di Milano con lo spettacolo Gli ultimi saranno ultimi. L’attrice racconta una storia moderna e contemporanea: un'operaia incinta si trova disoccupata alla vigilia del parto. In una notte, disperata e senza prospettive, prende in ostaggio la sua responsabile. E tutto ha inizio e fine.
Schiva, a volte timida con quei modi e quella faccia un po’ così, la Cortellesi parla del suo lavoro con grande determinazione: «C’era l’esigenza di raccontare questa storia legata al mondo del lavoro, una storia popolare e al femminile. Un argomento drammatico, trattato con ironia senza per questo mancare di rispetto a chi sfortunatamente vive o ha vissuto tale condizione».
Perché il tema del lavoro?
Volevo raccontare questa storia con il linguaggio del teatro, senza sketch migrati dalla televisione.
Sul palco per un’ora e venti interpreto sei personaggi. Da un personaggio all’altro mi muovo sfruttando i dialetti del nostro Paese, così particolari e abbondanti.
I personaggi interpretati sono ultimi
Sì è vero, il titolo comunque è provocatorio. Tuttavia, in Teresa voce narrante e donna delle pulizie (n.d.r.) pensa che comunque ci sia una speranza.
I reality propongono uomini e donne che fanno da subito teatro, televisione o cinema. Cosa ne pensi?
Non voglio fare polemica, ma ritengo che in televisione servano i professionisti. Io ho iniziato facendo teatro, mi si conosce con la televisione.
Fai uno spettacolo politico?
Direi di no. Ci sono ovviamente dei riferimenti al sociale, alla condizione infelice vissuta da molti, ma non c’è giudizio.
Chi viene a teatro desidera vedere la Cortellesi della televisione?
E’ una domanda che mi sono fatta, tuttavia ritengo importante dare al pubblico delle emozioni, non uscire dal cinema o da teatro con il vuoto.
Ti è mai scaduto un contratto come succede alla protagonista?
Be’ io sono fortunata, faccio un lavoro bellissimo che amo. Ogni anno mi scade e ricomincio da capo.
Con la Gialappa’s?
Quest’anno è stato bello sono riuscita a fare tutte e dieci le puntate. Quando i ragazzi chiamano, io ci sono.