Mosca, Anni Ottanta: “Avevo organizzato un raduno omosessuale in un hotel, forse il primo nella storia sovietica…mi portarono al comando di polizia ma feci scene inenarrabili, piantai un tale casino che alla fine mi lasciarono andare”. Così racconta Nichi Vendola nell’intervista rilasciata a Max e in edicola e su ipad il 4 gennaio 2011. Milano città modello per i rifiuti? Non lo è. “La raccolta differenziata (a Milano) si è fermata perché hanno creato dei termovalorizzatori troppo grandi che per funzionare hanno bisogno di infornate continue di immondizie. E se la differenziata funziona le infornate non le puoi più garantire…” E se la costruzione di 3 termovalorizzatori in Puglia non dipende da lui... “Non ho potuto azzerare i progetti già autorizzati … non sono considerati parte del ciclo dei rifiuti ma come una componente del mercato liberalizzato dell’energia e rispondono a quelle leggi ” sulla sua alimentazione non sembra molto allineato ad una scelta bio “Mi sto confrontando con le mie idiosincrasie alimentari. No spinaci, peperoni, carciofi o melanzane. Non sopporto le verdura cotte… ma mi sforzerò di mangiarle”. Alle pressioni di Arcigay perché lui faccia un gesto forte, come ufficializzare con le nozze la sua relazione omosessuale, Vendola risponde “Non ho mai parlato della mia intimità e non ho intenzione di cominciare a farlo. Questo interessarsi alla mia vita privata per me è già una violenza..” Omosessuale e religioso: “Ho sempre rivendicato la mia fede, mi confesso regolarmente e non vivo la mia sessualità come peccato, anche perché il mio confessore non la considera tale”. Diversa è anche la politica. E alla accusa di Bebbe Grillo di fare una politica vecchia risponde ”La deriva del linguaggio di Beppe mi addolora… io non combatto contro le persone, ma contro le ideologie e i sistemi di potere. Lui rifiuta completamente la complessità, e offre risposte ipersemplificate a poco prezzo”.