Caro direttore, siamo Daniela, Michele, Nicolò e Leonardo Bongiorno. Vorremmo semplicemente ringraziare attraverso il Corriere della Sera le migliaia di persone che in questi giorni, forse senza rendersene conto eppure in modo così naturale, sono riuscite a fare una cosa bellissima: ci hanno fatto sentire parte di una famiglia più grande. Grazie a tutti voi, uno per uno. Siamo certamente meno abituati di Mike a condividere uno stato d’animo con un pubblico: questo sapeva farlo lui, e molto bene. In questi giorni è stato come ricevere indietro da tutti voi, moltiplicato, quello che Mike durante tutta la sua vita ha condiviso con coloro che amava. È il regalo che continua a farci anche ora: l’affetto che si trasmette ritorna sempre. Vorremmo ringraziarvi perché siete riusciti a trasformare in serenità quella che per noi, nei giorni della camera ardente, avrebbe potuto essere angoscia e tristezza. Abbiamo negli occhi gli sguardi di ciascuno di voi. Continuiamo a ripeterci una cosa che tanti di voi ci hanno detto: «Ci mancherà la sua compagnia». Quanti ce ne hanno parlato. Chi ricordava il giorno del proprio fidanzamento, e «in tv c’era Mike». Chi una sera particolare, in cui aveva ricevuto una certa telefonata con una bella o una brutta notizia, «e in tv c’era Mike». «Era uno di famiglia», ci hanno detto in tanti. Una signora ci ha fatto sorridere: «Ce l’avevo sempre nel tinello con me». Quella che abbiamo sentito vicina in questi giorni è stata l’immagine di una Italia bella e pulita, normale, discreta ma al tempo stesso consapevole del proprio cuore. Consapevole del valore degli «altri». Grazie di cuore a tutti.