Passo' quella notte da solo, incollato a una sedia davanti ad un computer, a controllare i dati "come un impiegato" e ci furono momenti "da prova cardiaca". Massimo D'Alema, intervistato da Fabio Fazio sul 'caso Deaglio' durante la trasmissione "Che tempo fa", ricorda di aver trascorso tutta la notte dello spoglio elettorale negli uffici dei Ds a fare conti. "Quando mi sono seduto davanti al computer - ha detto D'Alema - avevamo un vantaggio di 840mila voti, quando mi sono alzato ne avevamo 24mila. E' stata una prova cardiaca. A un certo punto i dati non arrivavano e l'ho detto a Piero Fassino. Abbiamo mandato Minniti al ministero. Poi i dati sono tornati". D'Alema ricorda di aver invitato personalmente Fassino ad andare in televisione, "quando mancavano 11 sezioni, ma la nostra vittoria era ormai certa".
"Una sola cosa mi sono permessa di dire al leader carismatico e indiscusso: lui ha preso la rincorsa per i cento metri, ma questa è una maratona, i governi durano un certo tempo perchè all'inizio devono fare cose difficili e dopo vederne i risultati". Il vicepremier e ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ospite di Fabio Fazio 'Che tempo che fa' parla della manifestazione del centrodestra contro la Finanziaria sottolineando che a suo avviso Berlusconi dà per scontato che il governo non durerà mentre il centrosinistra avrà pur fatto "una Finanziaria indigesta" ma "perchè nei prossimi anni il paese possa avere più ricchezza e più lavoro. Se abbiamo ragione noi - aggiunge - chi ha sfilato ieri ci darà ragione. Abbiamo il diritto di avere il tempo di provarci".