La nuova strategia italiana avviata dal Governo Prodi in Asia punta a fare del Bel paese la "porta di ingresso" degli ingenti e crescenti flussi commerciali asiatici "verso l'Europa, a nord, ed il Mediterraneo e l'Africa a sud". E' un'idea a cui l'Italia "tiene molto", ha spiegato a Tokyo il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, e che rimanda all' epoca dei primi contatti tra i due Continenti, "quando le città italiane erano il riferimento dei principali traffici con l'Oriente ". In un discorso rivolto - seconda ed ultima giornata di visita a Tokyo - ai rappresentanti giapponesi del Japan Press Club, D'Alema ha confermato l'impegno italiano a creare in Asia "partnership strategiche" che siano "al contempo politiche ed economiche". Ma non c'é solo interesse ad espandere gli investimenti italiani verso il Sol Levante: l'Italia si propone anche come "destinazione degli investimenti all'estero dei paesi asiatici".