Nuovo album da presentare, Marina Rei torna con le sue canzoni tutte vestite di nuovo. Tredici brani pescati dal suo repertorio dalla cantautrice romana, rivisti in chiave acustica con arrangiamenti rinnovati, e raccolti nell'album «Al di là di questi anni». Oltre a una cover, «Quello che non c'è», presa in prestito dagli Afterhours di Manuel Agnelli. Marina Rei comincia il programma delle presentazioni del nuovo album da Milano: oggi uno showcase sul palco della Feltrinelli. Marina, una nuova veste per i tuoi brani. Come hai scelto quelli da rivisitare? «Il disco è nato come un concerto che ho portato sul palco qualche mese fa. Sono partita dalla scelta degli strumenti, con la base delle mie percussioni e degli archi. Per la scelta dei pezzi non ho seguito la logica del più famoso, ma ho scelto quelli che si sarebbero adattati meglio ai nuovi arrangiamenti». Quale veste musicale ti rappresenta meglio oggi, quella originale o quella nuova più acustica? «I nuovi vestiti alle mie canzoni sono il frutto di tanti anni di musica, nei quali credo di aver raggiunto una mia maturità. Questi arrangiamenti, più intimi, li sento molto vicini al mio modo di essere. Ho cercato di avvicinare le mie canzoni, alcune di più di dieci anni fa, a quel modo di pensare alla musica che oggi mi appartiene di più». Nella lista delle canzoni finite nell' album c'è anche «Quello che non c'è» degli Afterhours. «E' una canzone bellissima. Sono una loro fan e cerco di seguirli dal vivo quando posso. Sono stata combattuta nella scelta di un loro brano che mi si adattasse. Questa canzone ha un testo molto bello, scritto da Manuel Agnelli, a mio avviso con una sensibilità molto vicina a quella femminile». Dal lavoro con le grosse case discografiche sei passata da qualche anno alla dimensione delle piccole etichette. Quello con le major, per te, è un rapporto concluso? «Mai dire mai, però in quel campo ci sono già stata per molto tempo. All'inizio ho avuto un periodo molto bello con la mia prima casa discografica. C'era un'aria di rinnovamento e voglia di investire su progetti nuovi, cosa che oggi va sempre più scemando. Oggi non ha senso cercare contratti con una multinazionale se poi ti trovi a non avere la libertà d'espressione fondamentale per un artista. Per ora mi trovo meglio dove sto, poi vedremo». A quando nuovi concerti con le tue canzoni vestite di nuovo? «Dopo la promozione dell'album, torneremo a suonare attorno al mese d'aprile. Non sarà un vero tour, ma cercheremo di fare più date possibili» Feltrinelli, Milano, piazza Piemonte, ore 18.30. Ingresso gratuito.