Senza troppi peli sulla lingua, invece, Luciana Litizzetto, che nella trasmissione di Fabio Fazio ha inscenato il solito dialogo a distanza con il suo «Eminens», ovvero il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Camillo Ruini: «Lei è don C amillo e io la sua Peppona - ha esordito rivolgendosi al porporato-; lei è l'acqua santa e io il suo pollo alla diavola». La cabarettista ha spiegato che lei e il cardinale in realtà si vogliono bene e che «sono i giornali che ci fanno litigare, sono come le suocere». Come fanno? Chiamano nei momenti meno opportuni, «magari quando lui è nella sua canonica che sta stirando la stola e io a casa mia che mi stiro il tanga...». «Arriva il giornalista e mi riferisce cosa ha scritto l'Osservatore romano - ha spiegato la Littizzetto -. Ma cosa vuoi che me ne importi dell’Osservatore Romano, che non lo compero mai, che non c’è neanche il sudoku...». Quindi la pestifera intrattenitrice di Raitre ha ribadito che «se ci vedessimo in pizzeria io e Eminens andremmo d’amore e d’accordo: gli darei anche tutti i capperi della mia pizza». Infine un appello e un invito ad una sorta di santa alleanza: «All’inferno non ci vanno i comici e neanche i preti. I veri cattivi sono altri, i mafiosi, i pedofili, quelli che fanno le guerre. Alleiamoci. Facciamo una joint venture. Che poi lei ha agganci in alto e questo mi dà sicurezza...».