Luciana Littizzetto, la comica più trasgressiva e irriverente delle televisione, parla senza peli sulla lingua di sé, del matrimonio e dei figli (che vorrebbe)
La Lolita più famosa d’Italia si confessa. Non stiamo parlando di una delle ex "sgallettata" di Non è la Rai o di una miss Italia d’annata, ma della piemontese più terribile ed “insolente” della televisione.
L’unica che ha avuto il coraggio di baciare in bocca Pippo Baudo e di tenere testa a quelli della Gialappa’s e alle "iene" Luca e Paolo. Quella, per intenderci, che prima di diventare Lolita ha sfondato vestendo i panni della mitica “Minchia Sabbry”, coatta della periferia torinese. In poche parole: Luciana Littizzetto.
In una intervista a Grazia, in edicola domani, la comica racconta di sé, del proprio desiderio di avere figli e del matrimonio. (E fortuna che l’intervista è stata fatta prima dei risultati elettorali, o chissà cosa ne sarebbe uscito ).
La Littizzetto è fidanzata e convive da anni con Davide, batterista degli "Africa United "( «in amore sono come Brooke di Beautiful, una monogama seriale»). E proprio a proposito dei figli che vorrebbe ma non arrivano, dice: «Ho 41 anni e li vorrei, ma non ho mai provato la fecondazione assistita. Credo che sia un'opportunità importante, ma non fa per me, è un percorso troppo tormentoso».
Del matrimonio, invece, non sembra importargliene molto: «Io non riesco a dire "per sempre". Esiste qualcosa che sia per sempre? Solo la Carrà. Tutto cambia, e io come faccio a dire a uno che lo amerò per sempre?».
Mentre per i figli è un altro discorso: «Chi li ha ha la certezza di "continuarsi". E poi di rivivere la sua infanzia. Quando guardi tuo figlio capisci come i tuoi genitori guardavano te».
E chissà come guardavano Luciana i suoi, di genitori, lattai torinesi che la volevano maestra (è laureata in Lettere e diplomata al Conservatorio, ndr) e che snobbavano e tentavano di scoraggiare ai tempi i suoi "sogni di gloria" nel mondo dello spettacolo.
Per anni, raccontava Luciana tempo fa durante il suo programma radiofonico su Radio Deejay, "La Bomba", il padre, a chi gli chiedeva che mestiere facesse la figlia rispondeva: “Mah, fa le recite”.
E ancora adesso non sembrano particolarmente interessati al suo mestiere di comica: «I miei genitori non vengono mai a vedere i miei spettacoli, non sono granchè interessati a quel che dico in tv. Ma quando ho fatto la teodofora - in giro per le strade di Torino con la fiamma olimpica in spalla - li ho visti lì, in mezzo alla gente e mi sono messa a piangere. Loro due mi commuovono».
In questi mesi è ospite fissa di FabioFazio, la domenica sera a “Che tempo che fa”'' Nel suo spazio commenta le notizie dei giornali. Solo quelle che la fanno più arrabbiare.
«Leggo i giornali la mattina, poi mi arrabbio e scrivo il testo per la domenica sera in tv. Mi fa impazzire quando mi sento presa in giro, quando penso che una cosa sia ingiusta o assurda. Mi arrabbio come tutta la gente, solo che ho il privilegio di farlo sapere».
Alcuni esempi? La notizia della modella svizzera che si era fatta allungare le gambe di 3 cm, soffrendo terribilmente, pur di rientrare nello standard di altezza delle “top model”. «E io cosa dovrei fare allora, che nell'erba alta sparisco- commenta la comica – e che più basse di me ci sono solo le carote? Cosa mi devo far innestare io, un doppio femore? Tassellarmi nell'interno coscia un tubo della stufa? Farmi infilare un mappamondo al posto della rotula?».
«Eppure io non mi farei mai allungare - prosegue - , sono orgogliosa di essere ultracorta. L'unica cosa che mi dispiace è che ho un bel seno ma purtroppo se ne accorgono solo i cani volpini».
E sulla grande simpatia che riscuote sia tra gli uomini che tra le donne, commenta: ''Piacere è una responsabilità enorme. L'amore degli sconosciuti mi fa andare in ansia. E questo è il motivo per cui odio fare teatro: l'idea di tutta quella gente che ha pagato per vedermi mi inorridisce. Penso: questi qui mi vogliono bene, che cosa vogliono da me? E mi viene il panico».
Il successo la spaventa, infatti dichiara: ''La verità? Chi è di moda passa di moda. Non è spaventoso?».