"Non è il momento di fare ideologia, di purezze, di bandiere. L'Italia è disposta ad andare avanti comunque". Così Emma Bonino, il ministro per il commercio internazionale e le politiche europee ha commentato l'ultimo ostacolo sul cammino della risoluzione proposta dall'Italia per una moratoria delle pene capitali.
Il testo che avrebbe dovuto essere depositato al Palazzo di vetro questa settimana ha incontrato un intoppo. Cruciale l'opposizione di alcuni paesi europei, tra cui Belgio e Olanda, che vorrebbero un linguaggio più marcatamente abolizionista. "L'iniziativa non è in alto mare - ha continuato il ministro parlando ai reporter a New York - ma l'iniziativa è più fragile".
L'Europa non è mai unitaria su nulla. Andremo avanti comunque", ha commentato Bonino. "Non credo che l'opposizione di alcuni Paesi europei - ha continuato il ministro - cambi sostanzialmente la nostra campagna. Se non ci sarà l'unità dell'Europa su questa questione, pazienza".
Il ministro, a New York per rilanciare la campagna dell'Italia sulla risoluzione, si è trovata di fronte ad una impasse imprevisto, l'opposizione di paesi come il Belgio e l'Olanda che in extremis hanno rotto il fronte europeo chiedendo un testo di risoluzione più marcatamente abolizionista. E' una risposta ad una precedente iniziativa di un altro gruppo di paesi, tra cui Brasile, Messico e le Filippine, che chiedevano al contrario un ammorbidimento del testo da presentare per un voto all'Assemblea Generale Onu.