«Una stronzata di proporzioni epocali». Così Emma Benino, ministro per le politiche europee, giudica l'emendamento 'taglia-governo' varato in commissione Bilancio. «Ma — aggiunge parlando dal palco al congresso nazionale dei Radicali in corso a Padova — sono tutti contenu e passerà con fanfara in Àula. Aver sottoscritto quel testo, però, è una manifestazione di leggerezza inaccettabile della maggioranza e del governo». «Anche in caso di rimpasto — continua —, il numero totale di componenti del governo non può essere superiore a 60 di cui 12 ministri con portafoglio e 5 senza, 'nel rispetto dell'equilibrio di genere'». In pratica, sintetizza la Bonino «lo stesso giorno in cui il Cdm vara finalmente lo 'spacchettamento' di alcuni ministeri, un emendamento sottoscrino allegramente dalla stessa maggioranza obbliga a ripartire con un processo inverso, magari già da gennaio. Immagino — chiude ironicamente il ministro — che in caso di bisogno forzosamente i Ds di autoriducano e, mi raccomando, 'nel rispetto della differenza di genere'».