"Tutte le donne hanno una passione per D'Alema. E' una persona molto interessante, spiritosa, ha molto da raccontare al di là del sarcasmo e di quei suoi irresistibili fastidi". Lo ha dichiarato Daria Bignardi, la conduttrice delle Invasioni barbariche su La7, in un'intervista a L'Espresso. La Bignardi, confessando la sua grande ammirazione per il ministro degli Esteri, ha detto di volere il presidente Ds come ospite del suo talk show.
Tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi la conduttrice ha dichiarato di scegliere l'ex premier. "Berlusconi è divertente - ha detto la Bignardi - e magari mi fa anche una cantatina". Non manca poi una bacchettata al centrodestra sul fronte televisivo. "Il più grosso errore è stato l'editto contro Biagi, Santoro, Luttazzi, ha detto l'euforica artista. Poi la storia di vallettopoli... Non ho nulla contro le vallette, ma la vicenda è stata il simbolo dell'uso della televisione in quel periodo".
Non ha rinunciato neanche a parlare dell'avvio della stagione televisiva autunnale cercando di spiegare perchè il pubblico mostra un calo di desiderio nei confronti dei reality. "Forse sono troppi -sostiene la donna -, e poi non sarei così categorica. La pupa e il secchione, mi sembra che vada benone; Circus ha ascolti deludenti, ma ha una regia strepitosa, bellissimi costumi. In ogni caso non bisogna considerare i reality una manna. E' importante farsi venire delle idee e non dare nulla per scontato". La conduttrice prova anche a fere un'analisi sul futuro della televisione. "Credo che tra dieci anni la tv in chiaro sarà guardata solo dagli anziani. Sul satellite - dice la Bignardi - c'è tutto e tutto è fatto bene. E' normale che un pubblico più giovane emigri lì. E' un processo che sarà sempre più tangibile". In ogni caso non bisogna considerare i reality una manna. Bisogna farsi venire delle idee e non dare nulla per scontato".