“La cosa peggiore che ho sentito dire di me è che sono finta. E, in Rete, che sono tanto brutta. A chi lo scrive, e non sono pochi, voglio far sapere che ho anche la cellulite. E non me ne frega niente”. A sei mesi dalla vittoria del Festival di Sanremo Arisa deve fare i conti con il suo successo, arginando gli “attacchi” di un certo tipo di pubblico poco gentile (“Battute sul mio aspetto, il mio modo di fare, il paesello ... Ma non mi lamento: mi aiutano a restare con i piedi per terra”) e nel contempo cercando di rimanere se stessa: “Per carità – ha dichiarato a Vanity Fair - Manco un po' di soldi ho visto ... . Prima di andare a Sanremo non ho lavorato per mesi, quindi con i primi guadagni ho pagato debiti e arretrati. E so bene che potrebbe finire tutto all'improvviso. La lezione del sogno l'ho imparata”.
In passato è ricorsa all’aiuto dell’analisi (“Per due mesi, a ventidue anni. Speravo di scoprire qualcosa di nuovo sul mio conto. Ma non è stato così. E ho mollato. Ho avuto momenti di profondo scoraggiamento, pensavo che non ce l'avrei mai fatta, ma la depressione è un'altra cosa”) forse anche per accettare il suo aspetto fisico “Guardando le ragazze in Tv capivo di essere molto diversa da loro. Ho provato anche a farmi bionda . Ho occhi, bocca e zigomi carini. Il naso è brutto e vorrei rifarlo, ma se lo tocco il mio fidanzato mi lascia. Prima o poi, però, lo sistemo, tanto non mi molla”.
UNA BRUTTA FAMA - La sorpresa più grossa degli ultimi mesi è stata “Scoprire che tutti i parenti mi stimano. Prima, quando parlavo, mi dicevano sempre: "SÌ, sì ... Certo ... Hai ragione ...”, anche perché la reputazione che aveva nel suo piccolo paese d’origine non era delle migliori: “Mi dicevano che ero una matta, una poco di buono, una puttana. Basta essere un po' espansivi, "strani", e subito si viene bollati. È così in tutti i paesi del Sud. Poi, davanti alla Tv, tanti hanno cambiato idea. Ovviamente solo perché mi hanno vista lì. È triste, ma è così. Comunque li capisco li capisco: esprimersi con libertà, per loro, non è normale. E io l'ho sempre fatto”.
La maggiore paura per il futuro è quella di “Essere avvicinata soltanto da gente interessata. Così adesso faccio amicizia solo con chi non potrà mai guadagnare nulla dal fatto di avere a che fare con me” ed i programmi pur non comprendendo i reality (“Sull’Isola dei Famosi non riuscirei ad essere spontanea”) potrebbero aprirgli le porte del cinema: “Molto volentieri. Ma non per fare un cinepanettone, piuttosto un film tipo “Mary Poppins”…”.