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Antonio Di Pietro

Antonio Di Pietro conferma il suo ruolo di alfiere dell’opposizione dura, e lo fa rispondendo a più di 300 messaggi, durante il videoforum di Repubblica Tv.”Non si può per principio dire volemose bene. Veltroni e Berluscon sono ipocriti.

E diremo sempre no a qualunque inciucio, a cominciare dalla Rai. Non accetteremo accordi davanti, o meglio dietro il caminetto. L’opposizione deve essere meno loft e più tost.”

Il riconoscimento anche formale dell'opposizione? Va benissimo, ma allora Berlusconi deve riconoscere anche noi. Il leader Idv Antonio Di Pietro è più grintoso che mai, il giorno dopo il dibattito alla Camera sulla fiducia al governo Berlusconi. Dibattito che lo ha visto protagonista assoluto della linea dura contro il governo. Durante il videoforum Tv molti lettori lo incoraggiano a continuare così. Non tutti però: c'è anche chi lo critica per aver rotto il patto con il Pd, o per voler a tutti costi andare contro le decisioni del governo. In studio anche Massimo Giannini.

Lei si sente davvero l'unica vera opposizione? Chiede un ascoltatore. "Sia da parte di Veltroni che di Berlusconi c'è ipocrisia. Veltroni e il Pd dovranno fare l'opposizione quando di qui a breve si vedrà che sul conflitto interessi, sulla Rai e sulle comunicazioni, sulla giustizia, sulla redistribuzione delle risorse, ci sono due politiche diverse da portare avanti".

"Berlusconi - aggiunge Di Pietro - "lo abbiamo conosciuto: l'altra volta ha detto 'faremo una giustizia utile', ed è stata utile a lui. E ancora 'faremo un'informazione necessaria, ed è stata necessaria a lui. Se permettete, io voglio adottare la tecnica di San Tommaso: prima vedo, poi giudico. L'altra volta si sono seduti insieme e tra una crostata e l'altra è successo un finimondo".

Antonio Di Pietro sfida il Pd sul caso Rete 4. "Oggi l'Italia dei Valori presenterà un emendamento in cui diciamo che si deve applicare anche la sentenza della Corte di giustizia europea su Rete 4. Il Pd voterà a favore o no? Se non lo fa e dice 'si ma anche', sotto c'è una fregatura. Nella scorsa legislatura su questo tema il centrosinistra si è calato le braghe con un atteggiamento 'ci-cip e ci-ciop' con il centrodestra. Non l'hanno approvato con la scusante che qualcuno avrebbe detto che il Pd ce l'aveva con Berlusconì. Ma che ragionamento è? Se uno viene e ti dà una botta in testa la colpa di chi è: di chi prende la botta o di chi la dà?".

Durante il videoforum arriva l'annuncio di Berlusconi di un incontro per domani con Veltroni. Di Pietro commenta: "La Rai non sia al centro di quell'incontro. Se due persone parlano dentro un caminetto e si mettono d'accordo e dicono 'un direttore a te e due vice a me fanno la cosa peggiore, una lottizzazione del controllo dell'informazione. Se invece il dialogo sulla rifoma della Rai si fa in Parlamento, in pubblico, in modo trasparente, allora sì. E se non vogliono andare in Parlamento almeno vadano a Porta a Porta". E poi: "Berlusconi vuole fare uno statuto dell'opposizione? Benissimo, ma si ricordi che non c'è solo Veltroni, ci siamo anche noi. Non può scegliersi lui l'opposizione che preferisce".

Sull'episodio di ieri alla Camera, e la frase del presidente Fini sui fischi, Di Pietro commenta: "Fini ha tenuto un comportamento oggettivamente censurabile, sbagliato, pericoloso. Ma è cosi pacchiano l'errore che una seconda chance gliela vorrei dare. Se l'avesse fatto apposta, non lo diceva e lo faceva in un altro modo. Io no ho viste tante, non ho bisogno di nascondermi dietro una scivolata, una cavolata...".

Ancora Di Pietro contro la linea del Pd: "Noi non abbiamo loft ma mercati e piazze. Mi auguro meno loft e più tost. Voglio spezzare una lancia a favore di Veltroni. Al di là di queste prime battute, alla fine l'opposizione che andremo a fare sarà una sola e non potra essere che una. Solo che lui la fa all'inglese, con il governo ombra e il bon ton. Io alla latina, con trasporto, passione, senza politichese. Ma dico anche assolutamente no a chi sostiene che noi vogliamo rompere l'allenza con il Pd. Solo in squadra si possono offrire alternative. Anche quella del gruppo parlamentare è stata una soluzione condivisa per poter far sentire a la propria voce, all'inglese e alla latina, su un programma condiviso".

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