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Racconti



Articoli sul tempo a parte, questa settimana si è parlato di un solo argomento: la saga infinita della squadra di calcio del Catania.

Ci vorrebbe un libro per spiegare la vicenda: basti dire che a poche settimane dall’inizio della nuova stagione nessuno sa quale squadra (Catania o Napoli) sarà relegata in serie C. I media hanno raccontato la storia in modo affascinante. Quelli locali sono naturalmente di parte. Ma anche i quotidiani e le tv nazionali si sono schierati a favore di Luciano Gaucci (presidente del Catania) o del suo nemico giurato Franco Carraro (Federcalcio).

Come hanno sottolineato molti commentatori, la bizzarra saga mette in luce un classico problema italiano: tutto è gestito da oligarchi con troppi lavori. Gaucci è anche il presidente del Perugia; Carraro è ex presidente del Coni, ex presidente della Legacalcio, ex ministro del turismo ed ex sindaco di Roma. Il suo ruolo in Capitalia – comproprietaria di varie squadre – crea enormi conflitti di interesse.

Ma i media hanno cominciato a influenzare la vicenda. Molti quotidiani hanno lasciato intendere che, in caso di sconfitta, in una delle città ci saranno manifestazioni di protesta. Il che può anche essere vero, ma scriverlo prima ancora che le proteste si verifichino le rende solo più probabili.

Tuttavia, i media hanno soprattutto la responsabilità di non essere stati in grado di spiegare il caso con chiarezza, in parte perché è davvero complicato, in parte perché ricorrono sempre ad acronimi che la maggior parte di noi non capisce.

Parole come Covisoc non sono accompagnate da alcuna spiegazione. In fin dei conti, è più facile limitarsi a parlare – come fanno gli inglesi - del tempo.

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