C’è tanta nostalgia in giro. Ogni sabato in questo periodo ci sono due ore di varietà di Ieri e oggi (Rete 4). Poi, ovviamente, è tornato Drive-in (Canale 5). Sia Stracult (Rai 2) sia Cose (mai) viste (Rai 3) offrono scene strane del passato.
Ogni giorno sarà trasmesso un film di Carlo Verdone. Questi programmi del passato sono accattivanti. Anche se non è il tuo personaggio preferito, rivedere Fantozzi com’era vent’anni fa ha un certo fascino. Ci si rende conto, con un pizzico di malinconia, di quanto tempo è passato. E poi, a vedere le scene di Drive-in in cui Piersilvio, biondino, interpreta Bruce Lee, uno si accorge che di scemi in tv ce ne sono sempre stati.
Difficile capire a cosa è dovuta questa voglia di tv d’altri tempi. Un cinico direbbe che i dirigenti televisivi non hanno più idee o energie e quindi trasmettono roba presa dagli archivi. Forse è tutto legato a una nostalgia più generale. Data la situazione politica di oggi, tanti si ricordano i tempi “migliori”: Andreotti, dicono, avrebbe fatto Schulz a pezzi (verbalmente, si intende).
Blob, come sempre, ha avuto una trovata geniale. Ogni sera apre con i titoli del tg di un anno fa. È un po’ come vedere gli altri programmi nostalgici, però, trattandosi di notizie e non di varietà, colpisce di più. Rivela quanta poca memoria e quanta poca concentrazione abbiamo.
E fa vedere che, nonostante tutte le nostre pretese, facciamo pochi progressi. La storia, come dicevano Sellar e Yeatman, non è quello che hai pensato; è quello che riesci a ricordare.