Dopo attenti studi sulle caratteristiche morfologiche dei Puffi si è potuto constatare che la variabilità individuale di queste creature è venuta crescendo col trascorrere degli anni. Le più vecchie registrazioni sui Puffi non mostrano alcuna differenza rilevabile tra un individuo e l'altro: tutti i Puffi hanno la stessa conformazione fisica, le stesse inclinazioni e lo stesso carattere, risultando peraltro completamente interscambiali gli uni con gli altri. Da ciò si è dedotto che l'intera popolazione originale di Puffi era composta interamente di gemelli omozigoti, dal che parebbe di capire che si siano riprodotti per clonazione da parte del Grande Puffo.
Se all'inizio la popolazione dei Puffi era composta da individui identici, col passar del tempo si è potuto constatare una sempre più marcata tendenza alla differenziazione inter-puffolare. Il primo puffo ad acquistare un suo carattere è stato Puffo Quattrocchi, che ha manifestato una singola tendenza alla miopia. Molto probabilmente è stata proprio questa deficienza che lo ha portato ad essere particolarmente stronzo nei confronti di tutti gli altri Puffi. Quello che molti studiosi non si spiegano è il fatto che Puffo Quattrocchi porti gli occhiali: non è ancora chiaro dove abbiano acquisito le informazioni necessarie allo studio sulla miopia, considerato che è il primo e unico caso verificatosi nella loro razza.
In seguito, e soprattutto col passaggio dalla vecchia documentazione cartacea alla più moderna registrazione televisiva, si è constatato una sempre maggiore tendenza alla differenziazione e specializzazione. Puffo Forzuto ha sviluppato una tendenza al lavoro fisico, Puffo Inventore ha specificatamente dimostrato una capacità di calcolo, Puffo Artista una tendenza all'astrazione creativa, e via dicendo. La domanda è: perché da una covata inizialmente omogenea si sono in seguito sviluppate tali differenze?