Cronaca - il sito di zon@ venerd́

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Il potere è integralmente accentrato nella figura del Grande Puffo, il quale pare rappresentare il potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Gli studiosi della Scuola Sovietica insistono sulla sua formazione culturale di tipo staliniano, considerato anche il colore del cappello, che è rosso. Al di sotto di questa figura vi sono tutti gli altri Puffi, tutti allo stesso livello, esclusi i puffolini in quanto non hanno ancora conseguito la maggiore età. I Puffi non hanno né leggi né statuto, ma agiscono tutti di concerto secondo un'invidiabile coscienza civica. E questo stato di anarchia illuminata (inutile farlo notare) corrisponde al cento per cento al futuro escatologico dei lavoratori così com'è stato visto dai grandi teorici del Socialismo.

Pare che tra i Puffi non esista una reale opposizione, a parte una fazione dissenziente rappresentata da Puffo Selvaggio, il quale però ha preferito vivere lontano dallo stress di un regime assolutista, rifugiandosi nella foresta. Nonostante non esista un'opposizione, sta di fatto che, per una qualche strana ragione, Puffo Quattrocchi gli fa da portaborse, pur se le sue mire finali prendono in considerazione di sostituire il Grande Puffo, nel momento in cui questo deciderà di ritirarsi. 

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