Negli ultimi due anni il gruppo mi ha fatto fare due volte e mezzo il giro del mondo. A volte ho mangiato in maniera spaventosa, altre volte fenomenale, ma mai in modo prevedibile
Il migliore allenamento che ho fatto per andare in tournée con un gruppo è stato lavorare come cuoco in un ristorante di Glasgow insieme a Bob Hardy, molto tempo prima che diventasse il bassista dei Franz Ferdinand. In una piccola cucina senza finestre maneggiavamo coltelli, grasso bollente e broccoli a pochi centimetri l'uno dall'altro, in un vortice di turni che andavano dalle nove di mattina all'una di notte. Ci attaccavamo alla bottiglia del brandy da cucina e prendevamo in giro i camerieri. In confronto, dividere un claustrofobico tour bus con altre persone, come facciamo ora, non è niente.
Prima che nascessero i Franz Ferdinand ho lavorato in molti ristoranti, ed è stato fantastico. Uno degli chef, Martin Teplitzsky, era il tipo più rock and roll con cui abbia mai lavorato. La colonna sonora del turno del sabato sera non era lo sbraitare di un cuoco egocentrico, ma gli Stooges e i Velvet Underground. Con lui abbiamo imparato che una buona dinamica di gruppo vale più delle capacità di una sola persona, che i gamberoni si battono fino all'ultimo sangue e che il sughetto del midollo bollito dà quel tocco di classe che distingue un buon menu.
Negli ultimi due anni il gruppo mi ha fatto fare due volte e mezzo il giro del mondo. A volte ho mangiato in maniera spaventosa, altre volte fenomenale, ma mai in modo prevedibile. A Bruxelles mi sono spezzato un dente per colpa di alcune minuscole perline nascoste nelle cozze. Ho avuto un avvelenamento da talpa in un convento di Città del Messico. In Finlandia ho sgranocchiato pane fatto con il cervello di pesce (più saporito di quanto si pensi, ma meno interessante). Seduto nel ristorante dov'è stato girato il massacro di samurai di Kill Bill, ho messo in bocca l'attinia e per la prima volta in vita mia non sono riuscito a mandar giù il boccone.
Ho mangiato salsiccia di coccodrillo in un ristorante di New Orleans, dove sono rimasto bloccato finché la polizia non ha smesso di sparare lacrimogeni nell'appartamento al piano di sopra per liberare degli ostaggi. A Mosca alcuni georgiani mi hanno insegnato come si brinda nel loro paese e ho mangiato i blini negli ex uffici del Kgb di San Pietroburgo. Ora parto di nuovo per un tour intorno al mondo. E non ho idea di cosa mi capiterà di mangiare questa volta.
Alex Kapranos dei Franz Ferdinand