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Piena trasversalità. Lo aveva raccomandato Daniel Cohn Bendit ai Verdi italiani pochi giorni fa. Ieri, tre consiglieri lombardi (due regionali e uno comunale) hanno deciso di abbandonare il partito dei Verdi e traslocare nel Pd. Ma con piena trasversalità: Carlo Monguzzi, storico consigliere regionale verde ha deciso che appoggerà alle primarie la mozione di Dario Franceschini, Marcello Saponaro, altro consigliere del Pirellone, darà il suo appoggio a Pierluigi Bersani, invece, Maurizio Baruffi, consigliere comunale, scriverà sulla scheda il nome di Ignazio Marino. Cambia l'universo verde in Lombardia. Sparisce il gruppo del Sole che ride al Pirellone. Al suo posto nascerà «Verdi e Democratici. Mentre a Palazzo Marino la bandiera dei Verdi resta nelle mani del solo Enrico Fedrighini. «Da tempo - attacca Monguzzi - pensiamo che i verdi siano un partito troppo piccolo per essere utile a cambiare le cose. Con questa scelta continueremo a fare, in un movimento più forte e riformista, le cose che abbiamo sempre fatto». «E un bel segnale» commenta Dario Franceschini. «Si tratta di tre persone di grande valore - attacca Ermete Realacci - che potranno dare un valido contributo per costruire nel Pd la più importante forza ambientalista del Paese». «Resto convintamente nei Verdi replica Fedrighini - per farne ciò che sono nel resto d'Europa. Un partito in gradi parlare con tutti. Con un motto: tanto lavoro e poche poltrone».

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