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Il supercommissario ai rifiuti Roberto Jucci si è insediato. L'ex comandante generale dell'Arma guida ufficialmente il coordinamento dei commissari nelle regioni in cui c'è lo stato di emergenza: Lazio, Calabria, Puglia e ovviamente Campania. Alfonso Pecoraro Scanio gli ha affidato il compito di «accelerare il percorso per chiudere gli stati di emergenza che durano oramai da troppo tempo». Il problema, però, non è il cosa bensì il come. Pecoraro intenderebbe affrontare crisi come quella campana, segnata dal ritorno di tonnellate di immondizia per le strade, vere e proprie colline di spazzatura, con il ricorso «alla raccolta differenziata finalizzata al recupero e al riciclaggio». Anche nel Mezzogiorno - sostiene il ministro - «a cominciare dalla Campania, dobbiamo raggiungere livelli di raccolta differenziata simili a quelli delle regioni del Nord Italia. Questa è una precondizione necessaria per uscire dall'emergenza».
Senza fare i disfattisti, è evidente che la suddetta «precondizione» difficilmente troverà rapida applicazione in territori difficili come quelli meridionali, con una cultura ambientalista ancora tutta da formare. Ma pur volendo professare ottimismo, e dando per scontato che si affermi anche nel Sud del Paese, da sola la raccolta differenziata non basterebbe a risolvere la crisi. In tutte le regioni del Nord che anche il ministro cita come modello, è presente almeno un termovalorizzatore che "accompagna" la raccolta differenziata e contribuisce a evitare le crisi.
In Campania la costruzione di almeno un termovalorizzatore diventa ancora più indispensabile se si considera che le discariche legali sono ormai sature, e aprirne molte altre provocherebbe, questo sì, un'ulteriore ferita a un territorio già martoriato. Sicuramente più dei termovalorizzatori, i quali, se costruiti in sicurezza e secondo norme ambientali rigide, non producono alcun danno.
Ovviamente, non vogliamo imporre le nostre idee a tutti i costi. Anzi, può darsi che ci sbagliamo. Il ministro, però, ha il diritto-dovere di informare i cittadini. Il governo si è insediato il 17 maggio. Oggi siamo al 27 luglio. Dopo più di due mesi da ministro, Pecoraro Scanio non ha ancora detto qual è la sua idea sui termovalorizzatori. Da italiani medi, attendiamo fiduciosi una risposta.

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