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"Faccio le mie congratulazioni e i miei auguri a Grazia Francescato, di cui sono amico da 30 anni e con la quale collaborero' lealmente come ho sempre fatto anche in passato". Marco Boato lo conferma rivelando di aver avuto "ieri sera con lei uno scambio di messaggi assolutamente cordiale" ma il candidato sconfitto nella corsa alla successione ad Alfonso Pecoraro Scanio non nasconde che "nonostante questo e' ancor piu' accentuato il mio dissenso politico sull'operazione che ha portato alla sua vittoria congressuale, purtroppo all'insegna del continuativismo con il gruppo dirigente che ha portato i Verdi alla catastrofe elettorale nell'aprile scorso". E Boato parla proprio della presenza di Pecoraro Scanio ieri sera all'assise di Chianciano Terme dicendo: "Mi sono rifiutato di salire sul palco per l'indegna sceneggiata di Pecoraro: non volevo mescolarmi a questa operazione mediatica. In un colpo solo e' riuscito a delegittimare l'autonomia politica di Grazia Francescato e a imporre mediaticamente la sua paternita' sull'operazione congressuale che ha portato all'elezione di Grazia". "Anche quest'ultimo atto - conclude - e' il segno di un modo 'padronale' di concepire i Verdi e di un protagonismo narcisistico che purtroppo li aveva gia' portati alla disfatta".