Gli Stati Uniti non concederanno l'estradizione degli agenti della CIA coinvolti nel sequestro di Abu Omar, l'ex imam rapito a Milano il 17 febbraio del 2003. È il consulente legale del dipartimento di Stato americano a dirlo. Il magistrato milanese, Armando Spataro, ha finora inutilmente chiesto l'arresto e la consegna di 26 cittadini americani, tra i quali l'ex capo della CIA a Roma, l'ex direttore dell'ufficio milanese del servizio segreto americano, ed altri agenti o presunti tali.
John Bellinger, il consigliere del Dipartimento americano, oggi a Bruxelles, ha rilasciato un'intervista a EuroNews. "Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di estradizione da parte delle autorità italiane - ha detto -. In termini generali quest'inchiesta è qualcosa di spiacevole, che mette a rischio la cooperazione tra i servizi segreti italiani e statunitensi, e, se mai riceveremo una richiesta di estradizione, ritengo estremamente improbabile che gli Stati Uniti possano concedere l'estradizione di ufficiali del governo americano verso l'Europa".
Quello di Abu Omar non era l'unico caso in Europa: un recente rapporto del Parlamento europeo afferma che i voli sui quali venivano imbarcati i sospetti terroristi per consegnarli alle autorità statunitensi erano illegali, e si svolgevano con la complicità di alcuni governi europei, o almeno dei loro servizi segreti.
Un rapporto "inaccurato, scorretto, quasi isterico", secondo Bellinger, che aggiunge: "Vi compaiono molte accuse senza fondamento, scorrette, non solo contro gli Stati Uniti, ma anche su molti governi europei. Un rapporto infarcito di affermazioni non accurate su leggi ed avvenimenti"
Le polemiche non riguardano comunque solo l'Europa, ma anche dall'altra parte dell'Oceano sono stati presentati vari rapporti che chiedono la chiusura del carcere di Guantanamo, dove sono affluiti, oltre ad alcuni sospetti sequestrati in Europa, anche uomini catturati in Afghanistan e in Iraq.