Il primo ospite della puntata è Emma Bonino. Daria Bignardi ci tiene a sottolineare che era stata invitata più di un mese fa, quando ancora non era scoppiata la polemiche sulla scarsa visibilità dei Radicali e prima dell’inizio dello sciopero della fame e della sete di Marco Pannella. Proprio di Pannella si inizia a parlare. Daria Bignardi sostiene che non lo vede più combattivo come una volta e chiede alla Bonino se qualcosa si è mosso sul fonte degli inviti sulle altre reti. Bonino conferma che si è mosso qualcosa solo sul fronte Rai. Poi annuncia che Marco Belloccio e Vasco Rossi hanno rinnovato la tessera coi Radicali. Daria Bignardi rievoca l’8,5% (quarto partito italiano) che i Radicali presero alle elezioni europee del 1999. La Bignardi chiede come hanno fatto ad ottenere quel risultato e perché poi non si è più ripetuto. La Bonino dice che è stato ottenuto tramite l’informazione. Avevano venduto una frequenza di Radio Radicale (poi diventata Radio 24) e una loro società. Con quei soldi etramite la pubblicità gli italiani gli hanno dato fiducia. Dopo sono state cambiate le regole della campagna elettorale impedendo di farsi pubblicità e allo stesso tempo si sono spenti i riflettori su di loro in tv. Infatti sia alle regionali del 2000, che alle politiche del 2001 loro quasi sparirono. Ospite di Annozero, contrapponendosi a Ghedini (Pdl) la Bonino ha dichiarato che con le loro politiche il cittadini diventa popolo, il polo diventa pubblico, il pubblico diventa plebe. La Bignardi le chiede il significato. I cittadini hanno diritti e doveri e togliendogli uno dopo l’altro tutti i diritti li si fa diventare popolo (termine generico), poi li si rimbambisce con la televisione. Bisogna, invece invertire la rotta, dichiara la Bonino per riacquisire i diritti persi. A proposito del progetto di Berlusconi di ridurre il numero dei parlamentari a cento, la Bonino dichiara che non è importante solo quello, ma anche il potere di controllo sul parlamento che si da a questi parlamentari. Un conto sono i cento parlamentari statunitensi (a cui fa riferimento Berlusconi) che possono tenere sotto scacco il presidente; un conto sono i parlamentari italiani che con la legge in corso sono dei semplici nominati da non più di quattro o cinque persone. I radicali sono per il No alla variazione della legge “Porcellum” sulle elezioni. No perché aggraverebbe la già brutta legge presente. La Bonino dice che a loro avviso è incomprensibile il si del Pd in quanto dicono che serve a variare la legge presente e che poi ne farebbero una nuova in parlamento. Ma la legge la fa la maggioranza e sicuramente con potere ancora maggiore della maggioranza attuale non otterrebbero nulla. La Bignardi rievoca quando l’anno scorso si invento di avere un fidanzato. La Bonino racconta di aver ricevuto una giornalista a casa sua per un’intervista e che quest’ultima era scesa negli stereotipi delle domande che si fanno di solito alle donne (e non agli uomini). Così lei si invento questa bufala e si dimentico del fatto. L’intervista andò in stampa due settimane dopo e tutti i giornali diedero ampio risalto alla notizia anche se da tempo non si occupavano del suo lavoro parlamentare. Addirittura Repubblica dedico una pagina intera al fatto. Congedandosi la Bonino chiede agli elettori di amarla un po’ di meno del solito e di votarla un po’ di più.